E’ considerato il magazine online più trendy in Sicilia. Non si occupa di cronaca e nemmeno di politica e si distingue anche per questo da tutto il panorama dei siti di informazione generalisti presenti in Sicilia, ma su quelle pagine è possibile trovare tutto il bello, gli eventi, e le opportunità di intrattenimento che la nostra regione offre, insieme alle storie di impresa eccellenti che comunque questa regione offre nonostante le difficoltà di mercato e l’arretratezza sopratutto infrastrutturale.

Parliamo di Balarm.it, il sito fondato da Fabio Ricotta oltre 15 anni fa che, tra alti e bassi, in un mercato sempre più competitivo ed affollato, ha saputo ritagliarsi una posizione chiara e definita ed oggi si va affermando sempre di più nelle abitudini di consumo dei lettori siciliani e palermitani in particolare, ma non solo.

Fabio Ricotta, con Balarm, in questi ultimi anni ha sviluppato una strategia di attenzione sugli inserzionisti tutta orientata a mettere in campo l’utilizzo corale degli strumenti che ha a disposizione (il sito web insieme al dispositivo social). Strategia che ha dimostrato di essere apprezzata e che gli sta consentendo di crescere in misura tale da essere identificato come un modello di riferimento per gli operatori di settore.

E sembrano essersene accorte anche le istituzioni, oltre che i competitor. Balarm è stato infatti scelto, di recente, come uno dei 10 siti siciliani attraverso i quali la Regione ha intenzione di comunicare le opportunità e le azioni che intende realizzare attraverso i fondi strutturali europei ed in particolare con il PO Fesr per i prossimi anni.

La gara, e questa è ancora un’altra novità interessante da evidenziare in termini di modalità di approccio delle istituzioni verso il mondo dell’editoria online, è stata celebrata nelle scorse settimana ed ha consentito all’istituzione pubblica di identificare una classifica dei siti più popolari in Sicilia tra i quali proprio Balarm si mette in evidenza per essere l’unico giornale on line non generalista presente nel ranking regionale.

La classifica è stata concretizzata dalla commissione di gara e sulla base del capitolato tecnico, per numerosità di uscite pubblicitarie pianificate dalla Regione sui rispettivi siti web: al primo posto si è posizionato ilsicilia.it, la creatura di Maurizio Scaglione (38 spazi aggiudicati), secondo posto per balarm (35 uscite), terzo ilfattonisseno.it (32 uscite), tempostretto.it al quarto posto (29 uscite), palermotoday al quinto (26 uscite), lasicilia.it al sesto posto (23 uscite), gds.it al settimo (20 uscite), meridionews.it all’ottavo posto (17 uscite), livesicilia al nono posto (14 uscite), blogsicilia.it alla decima posizione (13 uscite).

Certamente la classifica non ha teso a dare più spazio alle testate giornalistiche più popolari in termini di utenti che si sono posizionate in coda alla classifica e che forse avrebbero potuto meritare ben altra posizione ma risulta comunque apprezzabile l’intenzione della Regione che per la prima volta nella sua storia ha messo a bando l’acquisizione degli spazi pubblicitari inseguendo un criterio di evidenza pubblica e meritocratico che sebbene discutibile resta l’unico criterio utile ad assicurare trasparenza e correttezza della spesa pubblica appunto.

Unica nota anacronistica, a nostro modo di vedere, è ancora oggi lo spazio, nella distribuzione dei budget, che la Regione ha mostrato di voler dare alla carta stampata tradizionale sebbene la stessa non raccolga più un numero di lettori paragonabili agli strumenti digitali: oltre 1 milione di euro per i 4 quotidiani cartacei a diffusione regionale sembrano oggettivamente un investimento sbilanciato se rapportato ai poco più di 200 mila euro messi a disposizione dei 10 siti selezionati.