Le danze “gattopardesche” diventano un valore aggiunto ai programmi curricolari. Ne è convinta il rettore del Convitto nazionale Giovanni Falcone di Palermo, Cettina Giannino, prima scuola in città ad aderire alla proposta della Compagnia Nazionale di Danza Storica. Il Convitto porterà il progetto ad “Educarnival”, immaginando a suo modo la Sicilia “felicissima” del Gattopardo e dei Florio. L’evento si terrà il 10 e 11 febbraio prossimi per le strade del centro storico del capoluogo siciliano.
Il rettore, “Corso ballo storico affronta tema competenze sociali”
“Il corso di ballo storico – ha sottolineato il rettore Giannino – affronta il tema delle competenze sociali da un punto di vista educativo e didattico, in modalità esperienziale, prendendo in esame i diversi aspetti della competenza relazionale, trasmettendo significative tecniche insite nei balli storici, per lo sviluppo dell’intelligenza sociale in un’ottica attiva, costruttiva e strutturante per l’apprendimento. L’obiettivo è valorizzare le cosiddette competenze trasversali che qualificano le persone per il modo di porsi nei confronti degli altri e che diventano quindi elementi importanti nel proprio io, vivendo un’esperienza inclusiva in cui l’armonia dipende dal rispetto e dalla sintonia con il partner di ballo”.
“Abbiamo potuto appurare – hanno spiegato le professoresse Angela Iacono e Enrica Morreale, collaboratrici del rettore delegate a seguire il progetto – che esiste un gap, di sentire e di conoscenza verso il periodo storico che il ballo intende rievocare. È vero che la cinematografia ha acceso i riflettori su quegli anni, ma a primo impatto i ragazzi considerano quel tipo di relazionalità come assolutamente “altra” rispetto a loro. Poi, superato il primo impatto, appena vestono gli abiti d’epoca, apprendono lentamente a guardarsi intorno con uno sguardo nuovo grazie alle suggestioni del passato, scoprendo una nuova sensibilità nel rapporto con l’altro. Nelle ore in cui ballano, vivono la storia e cominciano ad apprezzarla al di là dei libri e dei banchi di scuola”.
I ragazzi, “Ci siamo divertiti, abbiamo superato limiti ed insicurezze”
I più sorpresi, però, sono proprio i ragazzi, fra cui quelli del biennio, anche loro coinvolti: “La maggior parte di noi non avrebbe voluto partecipare, pensavamo anche di essere ridicoli con passi di danza del tutto nuovi per noi e in costumi ‘strani’. Poi abbiamo cominciato a divertirci durante le prove e abbiamo imparato a superare limiti ed insicurezze. Prima ci muovevamo impacciati, ora abbiamo acquisito destrezza. Siamo certi che alla fine sarà un’esperienza esaltante”.
L’appuntamento con i costumi e le atmosfere del Gattopardo e dei Florio, a cura degli studenti del Convitto, dunque è per i giorni 10 e 11 febbraio, per le strade del centro storico di Palermo, in occasione di Educarnival.




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