I carabinieri del Nas hanno sequestrato 120 chili di tonno rosso in cattivo stato di conservazione in una pescheria nel mercato storico di Ballarò a Palermo.
Secondo quanto hanno accertato i militari sarebbe la pescheria dove i genitori della ragazzina di 13 anni, finita ieri all’ospedale dei Bambini per intossicazione, hanno acquistato il pesce avariato.
In effetti dai controlli effettuati dai veterinari dell’Asp di Palermo il pesce era in cattivo stato di conservazione ed è stato distrutto. Stessa sorte per il sequestro avvenuto a Isola delle Femmine in una pescheria dove sei palermitani avevano acquistato il pesce. Anche loro sono finiti in ospedale a Cervello per intossicazione da istamina.
Qui i militari hanno sequestrato 42 chili di tonno rosso. E’ bene ricordare che le uniche marinerie che possono pescare il tonno in base alle quote sono quella di Mazara del Vallo e Capo Passero. Spesso i tonni che arrivano nei banchi vendita sono catturati in modo illegale.
I carabinieri del Nas e la Capitaneria hanno trovato tonni catturati e lasciati in mare accanto ad una boa. La notte i pescatori tornano e recuperano grazie al punto segnato con il gps sulla carta il tonno rosso e lo portano a terra. In mare inizia il processo di putrefazione. Processo che si accelera nei banconi delle pescherie con il gran caldo. Secondo gli esperti è bene chiedere ai commercianti la tracciabilità del prodotto e acquistare quello pescato e abbattuto secondo norma.
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