Secondo furto in un mese, terzo episodio in due anni: i ladri hanno preso di mira ancora una volta il punto vendita di Louis Vuitton di Palermo, in via Libertà. L’episodio sarebbe avvenuto intorno alle cinque di mattina. I malviventi hanno danneggiato una delle vetrine laterali, probabilmente servendosi di una mazza. Una tecnica che, raccontano alcuni dipendenti della ditta che si sta occupando delle riparazioni, non sarebbe nuova. Anzi, sarebbe molto simile a quella usata il 18 maggio scorso, quando ad essere presa di mira fu la struttura espositiva posta accanto a quella danneggiata oggi.
La banda della spaccata colpisce di nuovo Louis Vuitton
Le indagini sono condotte dagli agenti della polizia di stato. Le forze dell’ordine hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona. Secondo una prima stima dei danni, i ladri avrebbero portato via diversi accessori d’abbigliamento: borse, portafogli e cinture. I danni sarebbero di diverse migliaia di euro. Il punto vendita, purtroppo, non è nuovo ad episodi simili. L’ultimo, in ordine cronologico, risale al 18 maggio scorso. La tecnica, come sopra ricordato, fu simile a quella che sembra essere stata usata oggi. I ladri avevano sfondato la vetrina con una pietra e un martello, portando via borse e accessori di lusso per un valore di diverse migliaia di euro. Ancora prima, un paio di anni fà, sempre lo stesso punto vendita fu vittima di un altro episodio di vandalismo. In quell’occasione, i ladri si lanciarono contro la vetrina al volante di una vecchia Fiat Panda, lasciata sul posto dopo il tentato furto. In generale però, si tratta dell’ennesimo raid con la stessa identica modalità. L’ultimo di una lunga serie di atti vandalici, nonostante i recenti arresti da parte delle forze dell’ordine.
Situazione allarmante
I numeri fotografano una situazione disarmante. Basta mettere in fila le attività commerciali assaltate negli ultimi mesi. Terranova in corso Calatafimi, Gran caffè Torino in via Roma, panificio Mulone in viale Croce Rossa, Benetton in via Ruggero Settimo, Ferramenta in piazza Giovanni Meli, tabaccheria in via Guglielmo il buono, viale Lazio, via Giafar e piazza Giulio Cesare. Ed ancora una gioielleria in via Maria Santissima Mediatrice, un negozio di abbigliamenti in via Marchese di Villabianca. Figura nel lungo elenco Dabbene in piazza Amendola e una enoteca nell’Area Quaroni di via Maqueda. E sono solo gli ultimi di una lunga serie di casi.
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