Battute sui siciliani, sul caldo africano e le allusioni “pesanti” a una delle cameriere, una ragazza ventitreenne palermitana nata da genitori del Ghana.

La titolare del bed&breakfast non ci ha pensato due volte e ha messo alla porta un settantenne milanese che aveva deciso di alloggiare nella struttura nel centro storico di Palermo.

“Ho sopportato qualche minuto, poi ho deciso di intervenire – racconta Emiliano Nania marito della titolare del B&B “La terrazza sul centro”, in zona via Maqueda – è venuto a casa mia a mancare di rispetto alla mia terra e ai suoi abitanti, tutti, a prescindere dal colore della pelle. Stava oltretutto mancando di rispetto a una ragazza d’oro, che mi tengo stretta. La nostra struttura “rispetta ogni forma di diversità” sottolinea ancora il titolare”.

Una decisione presa nonostante l’ospite doveva restare ancora un altro giorno.

“Caro ospite ignorante – si legge sulla pagina Facebook del b&b – per noi nascere a Palermo è sufficiente per essere italiani e se per te i siciliani non lo sono, stattene serenamente a casa tua. Se pensi che il ‘vero italiano’ sia un essere superiore, noi tutti siamo più italiani di te! Felice di averti, con il sorriso, sbattuto la porta in faccia perché qui è casa mia e non diamo il benvenuto a chi non lo merita. W il mondo a colori”.

Per Emiliano Nania non è una questione di nord o sud. Ma di intelligenza. “Nella nostra struttura abbiamo ospitato tanti milanesi, veneti, piemontesi che sono rimasti entusiasti della nostra terra – aggiunge Nania – E’ solo una questione di cultura e sensibilità. C’è chi ce l’ha e chi no indipendentemente dal luogo di provenienza”.