Il bilancio di previsione 22-24 del Comune di Palermo rimane incartato sotto l’albero di Natale. Per aprire la “sorpresa”, visti i ridotti margini di manovra dell’atto, bisognerà aspettare la fine dell’anno, ovvero fra il 30 e il 31 dicembre. Date uscite fuori in seguito al confronto avuto dai consiglieri comunali in conferenza dei capigruppo. Un documento che vivrà un passaggio intermedio nel giorno di santo Stefano, data per la quale il presidente Giulio Tantillo ha convocato Sala delle Lapidi per analizzaare e votare la delibera sulle attività produttive. Poi sarà la volta del DUP (Documento Unico di Programmazione) e del bilancio di previsione 22-24.

Atto ponte in attesa di novità da Roma

Un passaggio che rappresenta soltanto un momento intermedio rispetto al discorso che riguarda i conti del Comune di Palermo. Se un orecchio è rivolto all’aula, l’altro inevitabilmente è direzionato sponda Roma. E’ proprio dal Governo Nazionale che si attendono notizie in merito ad una rimodulazione dei fondi attualmente destinati al Comune di Palermo (180 milioni di euro) per mettere in pratica il piano di riequilibrio. Troppo pochi considerate le esigenze del capoluogo siciliano e vista la situazione paradossale condizione di sovraccreditamento vissuta dalla macchina amministrativa palermitana.

Fronte dal quale, al momento, continuano a non giungere buone notizie. Non si registrano novità interessanti nemmeno all’interno della legge finanziaria. Fatto che preoccupa le opposizioni, in particolare il consigliere del PD Carmelo Miceli. “Ci saremmo aspettati di ricevere più risorse da un Comune in asse con il centrodestra regionale e nazionale, e con un vicesindaco fra le donne più vicine alla premier Giorgia Meloni. Nel decreto aiuti quater non c’è nulla per la città di Palermo. Invece al momento non ci sono novità. Vorremmo capire da quale provvedimento arriveranno le risorse per salvare la città, visto che sia in finanziaria che nel decreto aiuti quater non si evidenziano particolari progressi”.

Personale e fondo crediti di dubbia esigibilità

Fra i punti che rimangono legati alla sottoscrizione dell’accordo con lo Stato rimane quello del piano del personale. Il solo bilancio di previsione 22-24 non sarebbe sufficente a dare luogo a quanto previsto nel piano di riequilibrio in termini di aumento di monte ore. “Servirà la sottoscrizione dell’accordo con lo Stato. C’è scritto a chiare lettere nel bilancio“, ha dichiarato l’esponente di “Oso” Ugo Forello durante la seduta odierna. Fra gli elementi che rendono, di fatto, l’attuale bilancio di previsione 22-24 un documento contabile tecnico è la questione del fondo crediti di dubbia esibilità, rimarcata più volte dal ragioniere generale Bohuslav Basile.

Eppure, sul fronte delle entrate da multe e tributi si palesano “buone nuove” per l’Amministrazione. Secondo quanto riferito dal comandante in pectore della polizia municipale Margherita Amato durante la seduta di Consiglio Comunale, “si sono registrate entrate per 118 milioni di euro. Cifra aumentata in seguito all’installazione di nuove telecamere sia per il controllo degli accessi all’interno della ZTL che per gli abbandoni di rifiuti”. Una tendenza in controtendenza rispetto a quanto registrato negli ultimi anni e che, con riguardo alla Zona a Traffico Limitato, dovrebbe tornare nei ranghi a partire dal 2023. “La tendenza dovrebbe andare al ribasso, con un abbattimento delle entrate a 64 milioni di euro. Chiaramente sono dati aleatori”, evidenzia Margherita Amato durante il suo intervento.

 

 

 

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