Per la prima volta dalla sua costituzione, la Camera di Commercio di Palermo ed Enna chiude il bilancio con un utile operativo di oltre 7,7 milioni di euro, segnando una svolta storica per l’ente camerale e, più in generale, per l’amministrazione pubblica siciliana.

Un traguardo che l’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, definisce senza mezzi termini “un risultato storico”.

Tamajo: “Visione strategica e responsabilità fanno la differenza”

Secondo Tamajo, il successo della gestione camerale è frutto di una “visione strategica, una gestione oculata e un forte senso di responsabilità”. Tre elementi che, applicati con coerenza, possono fare la differenza anche nel settore pubblico. “In un contesto complesso – sottolinea l’assessore – aggravato da oneri pensionistici storici che pesano in modo improprio solo sulle Camere di commercio siciliane, questo risultato dimostra che il risanamento è possibile”.

Edy Tamajo

Edy Tamajo

Tamajo ha voluto esprimere un “plauso sincero” al presidente, alla giunta e a tutto il Consiglio camerale per aver saputo guidare l’ente fuori da una lunga fase di disavanzo. “Hanno tenuto la barra dritta – ha aggiunto – e hanno dimostrato che con impegno quotidiano e coraggio si può invertire la rotta”.

Un segnale positivo per l’intero sistema produttivo siciliano

Il bilancio in attivo non è solo un segnale positivo per l’ente camerale, ma ha anche un forte valore politico e simbolico per tutto il sistema economico della Sicilia. “Con una gestione trasparente e orientata ai risultati – afferma Tamajo – si possono attrarre investimenti, sostenere le imprese e generare sviluppo”.

Il messaggio è chiaro: un ente pubblico può diventare motore di crescita economica se guidato con competenza e visione. Tuttavia, Tamajo ha ribadito la necessità di affrontare una delle questioni strutturali più critiche per le Camere di commercio dell’Isola: il peso degli oneri pensionistici.

Pensioni, nodo ancora irrisolto: “Serve intervento strutturale”

Nonostante il bilancio in attivo, resta aperta una questione strutturale che rischia di minare la stabilità futura: “È un’anomalia – denuncia l’assessore – che penalizza ingiustamente le Camere di commercio siciliane”. Per questo, il Governo regionale si impegna a difendere e valorizzare enti come quello di Palermo ed Enna, riconosciuti oggi come “modelli virtuosi di efficienza e servizio al territorio”.

In un panorama spesso segnato da difficoltà gestionali e contabili, la performance della Camera di Commercio di Palermo ed Enna si impone come esempio positivo, capace di lanciare un messaggio di fiducia al tessuto imprenditoriale siciliano.