Sta meglio il bimbo salvato ieri a Isola delle Femmine in una piscina. Il piccolo rischiava di annegare ed è stato soccorso dai bagnini del lido e poi dai sanitarti del 118.

Il piccolo di 3 anni è ricoverato all’ospedale dei Bambini. E’ stato trasferito dalla rianimazione al reparto. Le sue condizioni sono migliorate.

Un encomio all’autista-soccorritore della Seus che ha contribuito a salvare la vita a un bambino a rischio annegamento ad Isola delle Femmine, nel Palermitano: a conferirlo è stato Riccardo Castro, presidente della società consortile che cogestisce il servizio di emergenza-urgenza 118 in Sicilia, sottolineando: “È stato un grande lavoro di squadra, con il nostro Salvo Signorelli protagonista insieme altri due componenti dell’ambulanza medicalizzata partita dalla “postazione 08″ di Carini. Siamo veramente orgogliosi che il 118 siciliano possa contare su operatori così altamente professionali, “specializzati” nel salvare migliaia di vite”.

L’autista-soccorritore Salvo Signorelli racconta così i momenti salienti del soccorso: “Allertati alle 17.08 dalla Centrale operativa del 118, siamo arrivati sul posto alle 17.17. Mi sono precipitato subito fuori dall’ambulanza verso il lido dove un bimbo ha rischiato di annegare in una piscina.

Il bagnino con grande tempestività aveva già effettuato il primissimo soccorso al bimbo, che era cianotico e aveva difficoltà a respirare. Gli ho aperto la bocca, togliendoli anche residui di cibo, e nel giro di un paio di minuti l’ho trasportato in ambulanza, dove il medico Francesco Palumbo e l’infermiera Bruna Bivona lo hanno assistito con grande professionalità e nel migliore dei modi durante il tragitto verso Villa Sofia.

Qui è stato preso in carico dal pronto soccorso pediatrico e successivamente- in raccordo con la centrale operativa del 118- lo abbiamo trasferito all’ospedale dei Bambini, “scortati” anche dalla polizia. Per fortuna le sue condizioni sono molto migliorate, è rimasto sotto osservazione a scopo precauzionale. È stato un soccorso veramente emozionante ed impegnativo, a tutti e tre i componenti dell’equipaggio dell’ambulanza farebbe grande piacere rivedere il bimbo per dargli un commosso ed affettuoso abbraccio”.

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