Strage di pecore in un allevamento alla periferia di Borgetto, nel Palermitano. Un brano di cani randagi ha preso di mira l’ovile dell’allevatore F.F., residente nella cittadina Borgettana. Ha accerchiato le gli ovini e li ha letteralmente squartati.

L’attacco feroce

Per 7 pecore non c’è stato nulla da fare. I cani hanno sferrato l’attacco con ferocia e non hanno lasciato scampo alle pecore finite sotto i loro denti aguzzi ed è stata una strage. Immediata la segnalazione dei fatti all’ufficio Veterinario del distretto dell’Asp 6 di Palermo. I medici hanno effettuato il necessario sopralluogo e hanno constato quanto accaduto. Informato dei fatti anche il sindaco del paese, Luigi Garofalo, in quanto massima autorità sanitaria a livello locale. Il primo cittadino ha emanato un’ordinanza per intimare all’allevatore la rimozione e lo smaltimento delle carcasse.

Altro attacco nel Corleonese

Appena qualche giorno fa ci fu un simile attacco nel Corleonese. I cani randagi hanno ucciso 21 pecore ad un pastore di Marineo. L’aggressione al gregge ha creato un grave danno all’allevatore che non è riuscito a contrastare da solo la ferocia dei cani che ha assalito gli ovini mentre pascolavano. Una perdita enorme resa ancora più amara dalla legge regionale dello scorso anno in tema di randagismo che non prevede più alcun risarcimento per gli allevatori colpiti da queste aggressioni.

La Uil contro l’ultima legge regionale

E’ una legge che va riscritta in diversi punti – aveva detto in questi giorni Paolo Ingrassia, sindacalista della Uil all’Asp di Palermo –. Quanto successo a Marineo capita in tutta la regione e gli allevatori incolpevoli restano soli e senza ristori”. Ma la lotta al randagismo è resa ancora più complicata da altre norme previste dalla legge. “Con la vecchia norma l’applicazione del microchip nelle strutture pubbliche era gratuita – aggiunge Ingrassia – mentre la nuova norma prevede dei costi eccessivi e disincentivanti. Effetto che nel tempo produrrà un incremento dei cani non identificati e, di conseguenza, un aumento del fenomeno randagismo”.

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