Un branco di ragazzini ha picchiato un giovane e una ragazza che erano andati a vedere lo skate park di Bonagia a Palermo che dovrebbe essere inaugurato entro la fine del 2025. Sono stati circondati dal gruppo di violenti, composto da 6-7 ragazzini che li hanno picchiati e hanno rotto il naso a uno skater.
“Hanno buttato a terra un mio amico e lo hanno trascinato per i capelli e, cosa che mi ha ancor più scioccato, hanno anche colpito al petto una ragazza che era con noi”, racconta un 36enne che dovrà essere sottoposto a un intervento, al Civico, per la lesione riportata al setto nasale. L’episodio di violenza si è verificato nella zona via Guido Rossa. A raccontarlo è lo skater che più degli altri ha subito le conseguenze dell’aggressione, un medico Michele Pantuso di 36 anni.
“Prima hanno preso a schiaffi il mio amico, che ha mantenuto la calma per cercare di evitare che la situazione degenerasse, ma hanno continuato a spintonarlo e prenderlo in giro. A un certo punto si sono allontanati, ma solo per lanciarci pietre e petardi. Mentre stavamo cercando di allontanarci, hanno iniziato a picchiare me, gettandomi a terra. Poi i calci e i pugni, mi hanno colpito in faccia più volte rompendomi il naso”. Le indagini sull’aggressione sono condotte dai carabinieri. Dubbi delle associazioni di skate dopo quest’episodio sono state avanzate sulla scelta dell’amministrazione di realizzare il progetto con un milione di euro a Bonagia.
“Non vogliamo polemizzare con nessuno, però sarebbe stato più utile confrontarsi. È sicuramente una buona idea aprire una struttura del genere qui, anche per dare un’opportunità a tutti, ma mi chiedo: hanno pensato ai tantissimi ragazzini, di 13-14 anni, che praticano già questo sport e difficilmente potranno raggiungere Bonagia? Abbiamo provato a spiegare all’Amministrazione perché sarebbe stato meglio farlo altrove, ma non siamo stati ascoltati e questo ci spiace. C’erano state delle interlocuzioni con l’assessorato comunale allo Sport, ma poi sono spariti e hanno tirato dritto senza tenere conto delle necessità della nostra comunità. Anche da questo viene il nome dell’associazione: “Sad society” (società triste, ndr) è Palermo, perché siamo sempre stati visti come cittadini di terza categoria, da escludere, come se non esistessimo, e invece siamo in tanti”.
Il 36enne non ha ancora sporto denuncia ma ha rilasciato delle dichiarazioni agli agenti di polizia che lo hanno raggiunto in ospedale. Appena possibile andrà in commissariato a formalizzare una querela, ma le indagini sono state già avviate con l’acquisizione di alcune telecamere installate in zona che potrebbero aver ripreso il brutale pestaggio subito dal gruppo di skater.






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