I sentimenti muovono la storia. E’ questo il leitmotiv del libro “Breve storia dei sentimenti umani” di Oscar Farinetti, fondatore anche della catena Eataly che valorizza l’eccellenza dell’enogastronomia italiana nel mondo. Il volume è stato presentato presso la Feltrinelli davanti ad un numeroso pubblico, fra cui gli studenti dell’istituto Damiani Almeyda-Crispi . E’ intervenuta Carla Andrea Fundarotto.

In un lungo excursus storico, che prende le mosse dalla scoperta del fuoco e passa per i principali snodi storici che hanno interessato la civiltà europea e italiana, Farinetti prova ad interpretare l’evoluzione culturale alla luce dei sentimenti che la permeano. Con uno sguardo all’Italia del futuro, l’autore ha enucleato i principali sentimenti positivi che le consentirebbero di ritornare a primeggiare nel mondo, come all’epoca dell’imperatore Tiberio e del Rinascimento: coraggio, senso del futuro, rispetto, fiducia, ottimismo.

“Noi parliamo di regole – ha spiegato l’autore – ma di regole ne abbiamo tante, la questione riguarda i sentimenti; se hai fiducia nello stato paghi le tasse, se hai rispetto per l’ambiente fai la differenziata. Gli esseri umani si sono inventati un mondo immaginario fatto di economia, politica, religione, denaro. Siamo gli unici animali a vivere in un mondo immaginario creato dai sentimenti , sulla loro base nascono i pensieri e poi le parole che ci rendono percepibili agli altri. Se guardiamo alla storia, laddove dominavano sentimenti positivi si viveva bene. Ad esempio, durante il Rinascimento, Lorenzo il Magnifico visitava la bottega del Verrocchio e lì incontrava giovanotti quali Leonardo da Vinci, Raffaello, il Ghirlandaio e li esortava ad avere fiducia in loro stessi e negli altri e ad andare in giro per il mondo”.

Secondo Farinetti, chi è nato in Italia è fortunato poiché è il paese con più siti Unesco al mondo, pur essendo piccolo e con la maggiore biodiversità; e un’isola ancora più felice è la Sicilia. Quel che serve è un’iniezione di fiducia, come già preconizzato nel Settecento dall’economista Adam Smith, per triplicare le esportazioni e il numero di turisti. Quello stesso sentimento ha portato Farinetti ad inventarsi imprenditore nel settore dell’enogastronomia: “Ho riflettuto che Marco Polo e Cristoforo Colombo, due italiani, hanno scoperto l’Oriente e l’Occidente e con questo spirito da viaggiatore ho voluto portare le eccellenze del Mady in Italy alimentare in 18 paesi; a breve, seguiranno Londra e Toronto. Poi penseremo di nuovo all’Italia e forse alla Sicilia che, insieme al Piemonte, è la regione con il maggior numero di fornitori”.

Farinetti si è poi misurato con le domande degli studenti che, fra le altre cose, gli hanno chiesto della traversata transatlantica, da Genova a New York, insieme a Giovanni Soldini.