In via Carella, in pieno centro città a Palermo, all’altezza del civico 50, da oltre un anno persiste un problema di dissesto stradale che continua a peggiorare. La via, parallela della centralissima via Roma, ospita nelle immediate vicinanze un hotel molto frequentato, uffici e abitazioni private, ma versa in condizioni che raccontano una quotidianità ben diversa da quella che si cerca di offrire ai turisti in visita.
Buche ampie e profondo dimenticate
Una buca ampia e profonda occupa parte della carreggiata proprio davanti a un portone, mai riparata definitivamente, mentre sul marciapiede si è aperta da circa due mesi una voragine. Alcuni interventi di fortuna sono stati eseguiti nel tempo, ma nessuna soluzione strutturale è stata adottata.
“La situazione peggiora da mesi, e nessuno è mai intervenuto in modo concreto. È un rischio per chi vive qui, ma anche per i tanti che passano ogni giorno” racconta un giovane residente della zona.
Il quadro che si presenta agli occhi di chi transita – siano essi abitanti o visitatori – è quello di una via che sembra rimasta indietro: il fondo stradale è disconnesso, i marciapiedi risultano inaccessibili in alcuni tratti, e le buche diventano facilmente contenitori di sporcizia, alimentando la sensazione di abbandono. Non si tratta di un caso isolato, ma di una condizione che si riscontra in tante aree della città, spesso lasciate ai margini del piano di manutenzione urbana.
Una zona frequentata da turisti
La presenza, a pochi metri, di una struttura alberghiera frequentata anche da turisti internazionali rende la situazione ancora più squalificante per la città. Non solo per l’impatto pratico – disagi, rischi, ostacoli – ma per quello simbolico: il volto che Palermo mostra a chi arriva da fuori non è quello delle sue bellezze, ma quello delle sue ferite aperte.
In una zona così centrale, dove ogni dettaglio urbano dovrebbe parlare di accoglienza e cura, a dominare è invece la trascuratezza. I grandi assi viari, come via Roma, ricevono attenzioni e interventi; ma basta voltare l’angolo perché il panorama cambi radicalmente. È il segno di una manutenzione urbana spesso discontinua, che privilegia la vetrina e trascura il retroscena. Una città che cerca di raccontarsi moderna e ospitale, ma che troppo spesso inciampa – anche letteralmente – su quello che preferisce ignorare.






Commenta con Facebook