E’ il caos all’ufficio anagrafe del Comune di Palermo. Da un lato i dipendenti temono denunce, dall’altro il sindaco Orlando e l’assessore Nicotri pressano per portare avanti la battaglia contro il decreto sicurezza voluto dal ministro Matteo Salvini.

I dipendenti dell’ufficio Anagrafe sono preoccupati e il sindaco Leoluca Orlando torna a rassicurarli: sarà lui a firmare le iscrizioni degli immigrati che hanno presentato richiesta e che non potrebbero ottenere la residenza come previsto dal decreto Salvini.

Ma intanto in viale Lazio è caos e tra i dipendenti monta la preoccupazione: temono che anche istruire le richieste possa esporli giudiziariamente.

La responsabile dell’ufficio stranieri Cinzia Candiloro ha scritto una mail al dirigente Maurizio Pedicone chiedendo chiarimenti.

“Il sindaco se vuole assumersi in pieno la responsabilità deve non solo firmare ma anche lavorare le pratiche – dice il segretario del sindacato Csa Palermo Nicola Scaglione – abbiamo esperienza di colleghi che hanno avuto grane giudiziarie solo per aver inserito nel sistema una pratica ritenuta poi illegittima.

Nessuno si rifiuta a priori di eseguire le disposizioni del primo cittadino, ma questa confusione è inaccettabile e rischia di esporre i singoli. Chiediamo agli organismi competenti, a cominciare da Orlando, di fare una disposizione chiara”.

Gli uffici al momento si limitano ad accogliere le istanze. Il sindaco non ha ancora firmato nessuna richiesta, mentre i suoi uffici stanno lavorando alla “contromossa”: la strada del giudice civile che Orlando vorrebbe tentare.

Alle 18, intanto, in Consiglio comunale è attesa l’audizione del dirigente Pedicone.

Con riferimento alla mancata registrazione al protocollo di istanze per la residenza da parte di cittadini stranieri, il Capo Area Maurizio Pedicone chiarisce che nei giorni scorsi e per un numero limitato di casi, a seguito delle note vicende che hanno determinato incertezza sul piano giuridico e normativo, gli uffici competenti hanno proposto agli utenti un successivo appuntamento personale per la registrazione delle istanze.

“Ovviamente, tanto i cittadini stranieri quanto i cittadini italiani che volessero depositare al protocollo istanze di qualsiasi tipo possono farlo in qualsiasi momento per l’avvio della fase istruttoria che terminerà con accettazione o diniego entro i tempi previsti dalla normativa, previa, ove necessaria, interlocuzione con l’utente interessato”.