Niente più sconti alla burocrazia regionale, a nessun livello. Niente sconti ai dirigenti generale che non stanno al passo e niente sconti ai manager della sanità che non governano i loro ospedali. Il Presidente della Regione, renato Schifani, usa l’incontro con  la stampa a margine della festa di Sant’Agata per ribadire scelte da cui non si torna indietro. “Ho voluto dare il segnale che chi sbaglia deve assumersi le sue responsabilità” ha detto il Presidente della Regione parlando della sanitò “Trovo un sistema figlio di una stratificazione politica che ha portato nei decenni a scelte che non sono ricadute sui migliori, ma su coloro i quali venivano indicati più vicino a quel partito o l’altro” ha ribadito il governatore ripentendo quanto già detto in altre occasioni pubbliche.

Nessuna differenza nella valutazione della dirigenza della Regione

Ma il governatore ha voluto allargare il discorso ai dirigenti generali della Regione, quattro dei quali sembrano essere in procinto di non essere riconfermati “Il governo sta attuando una politica liberale, cioè di attrazione di investimenti. Ma quello che registro è un sistema amministrativo burocratico che rispetto al sottoscritto e agli assessori, che andiamo a 300 a l’ora, cammina a 50 all’ora. I tempi di attuazione delle mie indicazioni a volte si perdono nella sciatteria”.

Schifani è molto duro con il sistema burocratico regionale “Vedo che le indicazioni poi seguono un iter molto, molto, molto lento, diluito nel tempo. Cioè non c’è entusiasmo in parte della burocrazia. C’è una grossa parte di questo sistema che si è incrostato, per cui io mi trovo certe volte a vivere un mondo diverso, io che vengo dal mondo della politica nazionale, dal mondo della professione. Dove ci sono i tempi perentori, le scadenze, dove c’è un sistema con delle assunzioni di responsabilità decisionali e a volte mi sento un marziano”.

La conferma di rotazioni e nuovi ingressi

Nelle parole di Schifani, fra le righe, si legge la conferma delle indiscrezioni secondo le quali 17 dirigenti ruoteranno a breve, per 4 di loro non ci sarà la riconferma e arriveranno da 2 a 4 nuovi ingressi mentre anche per chi ha fatto bene non si potrà sfuggire dalla regola della permanenza massima di 5 anni nel ruolo

Schifani a Catania

Le affermazioni sono state fatte dal presidente in occasione della sua presenza  nella parrocchia di San Nicolò l’Arena, a Catania, dove si è svolto il pranzo sociale promosso dall’Arcidiocesi e dalla Comunità di Sant’Egidio, con la collaborazione di diverse sigle associative e di enti del terzo settore della città. Un fuori programma nell’ambito degli appuntamenti istituzionali del governatore in occasione delle celebrazioni per la Festa di Sant’Agata.

Schifani, in mattinata, aveva partecipato al solenne pontificale celebrato in cattedrale dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.

A fine giornata ha omaggiato Sant’Agata nel giorno della sua Festa donandole dei fiori nel corso delle celebrazioni che si stanno svolgendo a Catania.

“Partecipare alla Festa di Sant’Agata – ha detto il governatore – è una bellissima esperienza, anche spirituale. Sono qui per il terzo anno e trovo sempre più entusiasmo. Questa folla ci sprona a credere nei valori, ci spinge ad andare avanti, a non fermarsi. Non credo che in Italia ci siano esperienze come questa. Ogni volta torno nella mia città più ricco”.

Il presidente, nel pomeriggio, dopo aver partecipato in mattinata al Pontificale in Duomo e al pranzo sociale dell’Arcidiocesi e della Comunità di Sant’Egidio, è stato ospite del sindaco Enrico Trantino a Palazzo degli Elefanti.

In serata, Schifani è ospite del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno a palazzo Minoriti, sede di rappresentanza dell’Assemblea regionale siciliana, in via Etnea, per assistere al passaggio della processione.