Lorenzo Bechini del Sassuolo e Mattia Felici del Lecce sono due nuovi giocatori del Palermo. Entrambi hanno raggiunto il ritiro di Petralia Sottana e sono pronti a mettersi a disposizione dell’allenatore Rosario Pergolizzi.

Bechini, classe 2001, è un difensore centrale cresciuto nel settore giovanile del Pisa e nell’ultima stagione in forza alla Primavera del Sassuolo.

Le sue caratteristiche gli permettono di giocare anche nel ruolo di terzino sinistro.

Felici, invece, è un attaccante anch’egli del 2001, che arriva dal Lecce, società con la quale ha esordito in Serie B nella scorsa stagione. L’attaccante, in grado di giocare anche trequartista o seconda punta, è cresciuto nel settore giovanile del Tor di Teste e nello scorso gennaio è stato tesserato con i salentini mettendo insieme 11 presenze e 2 gol nel campionato Primavera.

Oggi nel ritiro di Petralia Sottana è stato anche il giorno del brindisi benaugurale con il commissario e il direttore dell’ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone e Rosario Lazzaro.

“Sono un difensore in grado di giocare sia con una difesa a tre che a quattro. Per me la D non è un passo indietro, voglio conquistare quella continuità di impiego che non sono riuscito a trovare a Brescia”.

Così il difensore del Palermo Edoardo Lancini si è presentato nella sua prima conferenza stampa da giocatore del Palermo.

“Corini mi ha parlato benissimo del Palermo – continua il giocatore – e dell’amore che hanno i tifosi per la maglia rosanero, è molto affezionato alla piazza e mi ha detto che posso fare bene. Tutti mi hanno parlato benissimo della città e penso che imparerò a conoscerla. Il mio rapporto con il mare? A Brescia c’è solo la nebbia, a Palermo può solo andare meglio. Penso che vivrò a Mondello”.

A convincere Lancini ad accettare Palermo il direttore sportivo Renzo Castagnini e l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola. “Li ho avuti entrambi a Brescia – racconta – e si sono conquistati la mia fiducia con il loro modo di lavorare. Anche per il loro modo di comportarsi il Brescia oggi è arrivato in serie A, non solo per l’arrivo di Cellino. Quando ho ricevuto la chiamata di Sagramola e Castagnini non ho avuto dubbi, Palermo è una piazza che ti fa sentire un vero giocatore. La D? Per l’entusiasmo e l’attenzione che c’è attorno a Palermo è come se facessimo una serie B, sono carico e pieno di motivazioni”.