139 strutture fra pubbliche e private convenzionate, 367 posti letto in meno nel complesso nell’Isola ma una parte riconvertiti. Un sistema di assistenza che diventa più territoriale e meno ospedaliero ma che guarda già ad una sanità futura che per il momento è soltanto sulla carta.
La nuova rete ospedaliera siciliana approvata ieri (venerdì 12 settembre 2025) dalla giunta regionale di governo conferma al 95%, forse, anche oltre, la prima bozza al centro di un ampio confronto e spesso anche di di polemiche.
Il dato complessivo
Il dato di partenza parla di una rimodulazione necessaria in base alle disposizioni di legge che legano la rete ospedaliera alla popolazione assistita. La popolazione siciliana è diminuita e dunque diminuiscono anche i posti letto rispetto alla rete pre covid19.
I parametri ministeriali prevedono 3 posti letto ogni 1.000 abitanti più 1 posto letto per lungodegenza e riabilitazione ogni 1300 abitanti (per la precisione 0,7 posti ogni 100 abitanti).
Ma la rimodulazione serve anche a inserire nel sistema il nuovo ospedale di Siracusa, che diventa Dea di II livello. I dea sono Dipartimenti di emergenza e Accettazione, di fatto strutture vocate ad emergenza e pronto Soccorso. Quelle di II livello garantiscono anche reparti di prestazione specialistiche di alto livello.
Di fatto il nuovo ospedale di Siracusa, conteggiato nella rimodulazione, ancora è solo sulla carta, non è stato ancora completato, ma c’è nel piano e diventa Dea di secondo livello.
I numeri generali
Nel complesso in Sicilia ci saranno 367 posti letto in meno negli ospedali dell’isola. A fronte di questo taglio ci sono, però, 207 posti in più per l’oncologia, 47 per la neurochirurgia e altri destinati a neurologia, ortopedia e medicina e chirurgia d’urgenza.
In totale 18mila posti ma dei quali poco più di un quarto (27,8%) sono messi a disposizione da strutture private convenzionate. Per grandi numeri si può parlare di 13 mila posti nelle strutture pubbliche e 5 mila nelle cliniche e nel sistema generale dei privati accreditati.
La nuova rete ospedaliera vede protagonisti anche i servizi territoriali: case di comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità lavoreranno in stretta sinergia con i presidi ospedalieri per creare un sistema davvero integrato, capace di seguire il paziente in ogni momento del suo percorso di cura.
Crescono i posti letto a Palermo
Palermo è una delle province che fa la parte del leone con un incremento di 46 posti negli ospedali gestiti dall’Asp più grande del’isola. nel dettaglio si tratta di 46 posto in più di cui 38 per acuti e 8 post acuti. Sono suddivisi fra Medina con 18 posti in più, ortopedia con 16 posti e geriatrica con un incremento di 12 posti.
In città l’ospedale Ingrassia guadagna 14 posti letto (6 ortopedia, 8 geriatria) mentre Villa delle Ginestre vede incrementare la neuroriabilitazione di 4 posti.
Cresce la dotazione di posti letto anche in provincia con 10 di ortopedia a Partinico e altrettanti a Termini Imerese. termini guadagna anche 4 posti di geriatrica e Petralia 2 di oculistica. Corleone guadagna 4 posti di geriatrica e ne perde due di neonatologia, dato che la dice lunga sull’età della popolazione
Le aziende ospedaliere del capoluogo
All’ospedale Civico previsti 38 nuovi posti letto acuti. Potenziata la dotazione per l’ospedale Vincenzo Cervello che guadagna 63 ma quasi interamente a discapito dell’altro presidio ospedaliero della medesima azienda ospedali riuniti ovvero il presidio di Villa Sofia che perde 33 posti letto più altri 23 sottratti all’ospedale traumatologico (sempre associato a Villa Sofia). Il Policlinico guadagna 26 posti letto per acuti e 12 per post acuti.
Il catanese parla la lingua di Paternò
All’Asp di Catania ridotti, in generale, di 17 unità i posti letto per acuti ma crescono di ben 58 unità quelli per post acuti. L’ospedale di Acireale perde 6 posti letto acuti ma ne guadagna 16 post acuti. Singolare la scelta operata per l’ospedale di Giarre dove resta un solo posto in Ortopedia contro gli 8 esistenti oggi, ma anche qui si registra un +6 posti letto per acuti.
A fare la parte del leone, qui, è Paternò che guadagna nel complesso ben 41 posti letto a discapito di Bronte, Caltagirone, Giarre e Militello Val di Catania. In particolare Bronte perde 30 posti letto acuti, Caltagirone ne perde 12 acuti, Militello 14 (6 per acuti 8 in Chirurgia generale).
Non cambia niente, sul fronte numerico negli ospedale Garibaldi e Policlinico di Catania dove i movimenti sono solo interni all’azienda con spostamenti di posti da una specialità all’altra. Insomma i posti che perde un reparto li guadagna un altro.
Messina
La provincia di Messina perde, nel complesso 13 posti tra gli acuti ma ne guadagna 8 in Cardiochirurgia pediatrica e due di terapia intensiva neonatale a Taormina (scelte che sembrano dare respiro al Sirina di Taormina). All’Ospedale di Milazzo il numero complessivo dei posti letto non cambia ma nasce una Terapia Intensiva con 12 posti letto ma questo nuovo reparto finanziato e in costruzione dovrà lavorare insieme con l’ospedale di Patti che diventa Dea di I livello, rafforzando la capacità di risposta del sistema nelle situazioni critiche.
Trapani
Qui a perdere posti è principalmente il capoluogo e in particolare l’ospedale Sant’Antonio Abate. Sono i 17 i letti che Trapani cede alla sua provincia, per lo più a Salemi (16 per i lungodegenti); Marsala (18 posti in più)) e Mazara del Vallo con 20 in più per acuti. Anche qui si fanno sentire i campanilismo locali con trapani che non accetta di essere declassata rispetto a Marsala e Mazara. Castelvetrano perde 12 posti di Chirurgia generale, mentre a Pantelleria scompare del tutto il reparto di Ostetricia, scelta che ha un senso sul fronte della popolazione ma che ha meno senso sul fronte della distanza. una partoriente sull’isola rischia di trovarsi senza assistenza se non si sposta sulla terraferma.
Agrigento
Nel complesso anche Agrigento guadagna posti letto anche se la rimodulazione cambia la distruzione. Sono 30 in più fra acuti intensivi (6) e 24 di medicina Generale. A perdere letti sono Geriatria (10), Ematologia (6) Oncologia (4) Oculistica (2).
La Sicilia centrale (Caltanissetta ed Enna)
All’ospedale di Caltanissetta arrivano 20 posti letto in più ma Gela ne perde sei. Enna guadagna 16 posti me in provincia la “stella” della crescita è Leonforte con 22 posti in più. Nel capoluogo, però, è ugualmente polemica perché viene a mancare del tutto il reparto di radioterapia. tagli invece, all’ospedale di Piazza Armerina che perde 12 posti letto.
Il Sud Est
In provincia di Ragusa 50 posti in più a Vittoria, 36 in meno invece a Scicli. E c’è l’ipotesi di un potenziamento all’ospedale di Modica. A Siracusa nel complesso 12 posti in meno. Si tratta di un taglio di 16 posti fra Avola (-6) e Lentini (-10) solo parzialmente compensati dai 4 in più assegnati all’asp di Siracusa. Il presidio ospedaliero di Siracusa viene elevato a Dea di II livello.






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