Squadre di tecnici del Soccorso alpino e speleologico siciliano sono al lavoro nella campagne di Santa Cristina Gela (Palermo) per salvare un cane rimasto intrappolato da domenica scorsa in fondo ad una grotta. Le operazioni sono rese più difficoltose dalla dimensione estremamente ridotta dei cunicoli di accesso.
Lea, questo il nome del segugio femmina di 8 anni, probabilmente inseguendo un coniglio era entrata in uno cunicolo alla fine del quale si sviluppa un sistema di pozzi con altri passaggi molto stretti.
Il padrone ha tentato di raggiungerla ma è riuscito a percorrere solo pochi metri. Nei giorni successivi sono stati fatti altri tentativi, tutti andati a vuoto. Mercoledì sera è stata allertato il Soccorso alpino e speleologico siciliano che ha inviato sul posto una squadra di speleologi. I tecnici della stazione Palermo-Madonie hanno fatto un primo tentativo ma hanno dovuto rinviare l’intervento a ieri per la necessità di allargare un passaggio troppo stretto. Messa in sicurezza l’area e attrezzati (“armati”, in gergo speleologico) i cunicoli con un sistema di corde fissate al muro per mezzo di appositi chiodi (spit), i tecnici del Sass si sono addentrati fino a raggiungere il pozzo ma del cane non c’era nessuna traccia e in tarda serata le operazioni sono state interrotte.
Stamattina, però, il padrone avrebbe sentito abbaiare Lea in lontananza. Si suppone che l’animale possa essere rimasto in vita grazie all’acqua che scorre in fondo ai cunicoli.
Le operazioni per tentare il recupero del cane inizieranno nel primo pomeriggio, dopo l’arrivo di altri speleologi della Stazione Sicilia orientale della X Delegazione Sass, poiché alcune squadre di Palermo sono impegnate da stamattina nella ricerca di un uomo di 61 anni che risulta disperso nelle campagne di Bagheria.
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