Cani presso l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. In aerostazione un problema già conosciuto e nel quale, la sera del 4 novembre scorso, è incorso il Sig. Giuseppe Serio che ha segnalato il tutto alla redazione di BlogSicilia. L’incontro con un gruppo di quattro cani è avvenuto nei pressi del parcheggio a pagamento della GESAP dove il nostro lettore si trovava in compagnia della sua famiglia. Per fortuna non è successo nulla di grave; i cani, alla vista delle persone, hanno però iniziato ad abbaiare riuscendo così a creare apprensione.

Mi stavo recando in compagnia della mia famiglia per prelevare l’automobile – riferisce il Sig. Serio – Non potevo proprio fare a meno di passare da quel posto. Si trattava di quattro cani e due di questi, ad un certo punto, si sono indirizzati verso di noi, abbaiando. Ho fatto così fermare i miei familiari e con il trolley ho cercato di allontanarli. Penso che se ci fosse stato un bambino o una qualsiasi persona che reagiva scappando, la situazione sarebbe potuta degenerare. In aerostazione ho poi chiesto ad alcune impiegate, che mi hanno riferito di non essere a conoscenza del problema. Ho così fermato un Finanziere con il cane antidroga ed ho appreso che l’esistenza dei randagi era già nota”.

A chi spetta, dunque, intervenire in questi casi?

Dalla GESIP fanno sapere di avere già nel passato informato la Polizia Municipale di Cinisi, competente territorialmente, e di non essere a conoscenza di morsicature arrecati dai cani. Questi, però, ci sono, nessuno lo nega, e purtroppo, specie con il buio, possono suscitare apprensione sia nell’area adibita a parcheggio pubblico che in quella riservata agli stessi addetti che si trova nei pressi degli edifici della vecchia aerostazione. La legge, però, incarica i Comuni di intervenire sul randagismo.

Dal Comando della Polizia Municipale di Cinisi confermano il problema ed il Comune, anche per questi casi, è convenzionato con una struttura privata dove vengono portati i cani segnalati. In aeroporto, però, si è già intervenuti nelle aeree esterne che comprendono, tra l’altro, gli stessi parcheggi ove, verosimilmente, è accaduto l’episodio segnalato dal Sig. Serio. I cani, però, entrano ed escono dalle aree off limit, ossia quelle delle piste, risultando così molto difficile poterli prelevare. Alla vista degli accalappiatori, infatti, scappano rifugiandosi in zone sicure e molto vaste. Un aspetto da non sottovalutare, riferisce sempre il Comando della Polizia Municipale, è quello di persone che con regolarità darebbero da mangiare ai cani, creando così le condizioni per la permanenza degli stessi. Per le associaioni di volontariato, però, una cosa è fornire assistenza ai cani, evitando casomai l’aggravarsi del problema, mentre un aspetto diverso è quello di un intervento coordinato per il prelievo e l’eventuale sterilizzazione degli animali. E’ noto, infatti, che la presenza di cagnette in calore, aumenta l’animosità dei maschi agevolando la creazione di branchi e creando le condizioni favorevoli per una più spiccata territorialità. Forse, nel parcheggio, era avvenuto proprio questo ma ciò non toglie che chi si reca nei luoghi deve poterlo fare con totale tranquillità.

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