Un uomo e la moglie vivono con 67 cani che cercano di accudire come meglio possono e non senza difficoltà.
Accade a San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo, dove sono arrivate le telecamere di Pomeriggio Cinque, il programma di Canale 5 condotto da Barbara D’Urso per raccontare la storia di Antonio e Maria Teresa.

Antonio accoglie i cani randagi

Antonio accoglie i cani randagi, li nutre e gli fornisce un riparo. Tuttavia, la situazione igienico-sanitaria della sua abitazione, che conta anche uno spazio esterno, lascia a desiderare. Come hanno documentato le telecamere del programma televisivo, intorno alla casa è accumulato di tutto. Barbara D’Urso, durante il collegamento con Antonio, ha fatto presente questo aspetto offrendosi di aiutare l’uomo a trovare un posto dove tenere i cani per due o tre giorni, giusto il tempo per ripulire l’area.
“Tutto quello che vedete – ha detto Antonio – si trova all’esterno, dentro non c’è niente”.

Le difficoltà dell’uomo

Antonio ha ribadito che è la situazione non è fuori controllo pur riconoscendo la necessità di trovare una soluzione. L’uomo è legatissimo ai suoi cani dai quali non vuole separarsi.
“Posso fare – ha detto – la videochiamata e fare vedere che è tutto apposto”. Ha voluto tuttavia chiarire alcune cose. “La ditta che è venuta a fare il sopralluogo mi ha garantito che una volta pulito, riprenderanno di nuovo la spazzatura, perché il problema è nato dal fatto che da 3 anni avevano dato disposizioni che non dovevano prendere più la spazzatura dei cani.
Il sindaco mi aveva dato i contenitori dove riporla quindi avevo due tipi di spazzatura, quella dei cani e quella mia. Qua dentro era pulitissimo, poi, dal momento che non l’hanno più presa, dove la dovevo fare? Esisteva un altro modo che buttarla in campagna?
Dovevo fare per forza così, la dovevo buttare per la strada? Non mi sembra corretto”.
Alle domande incalzanti della conduttrice rispetto al mancato ritiro della spazzatura, l’uomo ha risposto: “No aspetta, non è stato il sindaco a decidere di non prendere più la spazzatura dei cani, sono stati gli operatori, quelli che giravano a ritirare, che un bel giorno hanno deciso, no, questo tipo di spazzatura non si ritira più, e io sono stato costretto a buttarla in campagna, ma è solo su questa campagna perché dove stanno i cani non c’è spazzatura”.

Come vivono i cani di Antonio?

Le telecamere di Pomeriggio Cinque hanno ripreso quanto circonda la casa: vecchie automobili, rottami di ferro ammucchiati alla rinfusa, rifiuti di ogni tipo. “Certo – ha detto l’uomo – quello è chiaro che ce li ho messi io”.
La conduttrice ha fatto notare ad Antonio che né lui, né i cani possono vivere in mezzo a tanta spazzatura.
L’uomo ha spiegato che i suoi animali non vivono male, parlando delle cucce in muratura che ha realizzato per loro.
La D’Urso lo ha quindi incalzato chiedendogli se per caso i cani venissero legati, l’uomo ha negato.
Ha ancora detto: “La sera li chiudo dentro queste grosse stanze, ma di giorno li libero…”.

I ringraziamenti di Antonio

“Io ho parecchie cose da fare con loro – ha aggiunto ancora l’uomo -, mi impegnano 24 ore su 24”. Assicurando, ancora una volta, che i suoi animali vivono bene, e impegnandosi a far tornare le telecamere di Pomeriggio Cinque a casa sua, Antonio ha voluto fare dei ringraziamenti.
“Innanzitutto – ha detto il ringraziamento maggiore va a voi che avete che avete reso pubblica questa situazione e che in un certo senso adesso si sta risolvendo ma il mio ringraziamento maggiore deve andare a delle persone che non c’entrano niente e si sono mosse verso di me in maniera inaspettata, specialmente devo parlare benissimo di Rizzi Enrico (noto animalista siciliano, ndr). E’ stato lui non solo a segnalarlo ma mi ha fatto arrivare i croccantini…”.

La richiesta di aiuto

Lo stesso Rizzi, attraverso i social, ha aggiornato circa la vicenda. Ha infatti scritto: “Qualcosa si muove. La prossima settimana il Comune di S. Giuseppe Jato inizierà la pulizia della casa di Antonio. Nel frattempo, ho sentito lui questa mattina, promettendogli un altro carico di mangime che intendo consegnare il prossimo 10 marzo.
Per favore, chi può dare una mano mi contatti. Vi ricordo che i cani sono 67 ed Antonio al momento ha difficoltà a sfamarli. Conto su di voi. Grazie sempre”.

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