Un incontro tra Sindaco e Prefetto. Il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando ha chiesto al Prefetto Antonella Di Miro, di convocare un tavolo con la Regione e il Comune al fine di permettere i necessari chiarimenti sulle operazioni di svuotamento del canile municipale. Allo stesso tempo il Sindaco Orlando ha chiesto “ogni necessario intervento a tutela della incolumità di tutti di fronte al rischio di gesti inconsulti”.
Una notizia, che era già girata nel pomeriggio di oggi tra gli attivisti che sostano nell’area antistante la struttura di via Tiro a Segno. Un vero e proprio muro contro muro; riprendendo le parole di Marcello Robotti, presidente dell’associazione Vivi Civile, “48 ore di follia pura”.
L’incontro potrebbe rappresentare un tentativo per porre fine ad una situazione di stallo che vede ormai da due giorni contrapposte le associazioni animaliste palermitane e l’amministrazione comunale. Da nessuna delle due parti sembrano essersi risparmiate accuse dai toni forti che si sono appesantite dopo che stamani all’alba due furgoni del Comune, sistemati come a sbarrare la strada di accesso all’area antistante il canile, sono stati trovati con le ruote tagliate.
Il Sindaco di Palermo, in un suo comunicato, ha ribadito quanto già in parte sottolineato in una nota del Comune risalente a domenica mattina. “Se qualcuno aveva ancora dei dubbi- ha affermato il Sindaco Orlando – finalmente oggi tutto si è chiarito rispetto alla natura criminale di chi in questi mesi ha speculato sugli animali ospitati al Canile municipale e sul lavoro e la buona fede di tanti volontari che hanno accudito gli animali. Il gravissimo atto di danneggiamento dei mezzi comunali destinati al trasporto e agli interventi di cura degli animali è per noi solo la conferma di quanto abbiamo già ribadito: con la pianificazione dei lavori di ristrutturazione del canile e l’interruzione dei trasferimenti di denaro alle associazioni private (oltre 920 mila euro, ndr) abbiamo rotto un sistema criminale che a tutto è interessato fuorché al benessere dei cani. Quanto avvenuto oggi si aggiunge a quanto già segnalato alle autorità competenti”.
Non sono stati fatti i nomi dei presunti criminali né l’articolazione di questa associazione ma, dall’altro lato della barricata, gli animalisti respingono le accuse dichiarandosi estranei a quanto successo. Stamani hanno da più parti riferito di non avere alcun interesse ad avvelenare il clima.
Saranno le indagini avviate dalla Polizia di Stato (stamani è stata chiamata una Volante per il riscontro del danno) ad accertare quanto successo.
L’allerta degli animalisti è scattata intorno alle 5.30: al canile stanno portando via i cani.
Nella struttura era presente sia il Capo Area del Comune di Palermo, dott. Gabriele Marchese, che, si dice, gli esponenti dell’associazione di fuori Palermo che avrebbero risposto al bando di adozione incentivata predisposto dal Comune.
L’iniziale drapello di attivisti palermitani che presidiavano l’entrata del canile, si è andato man mano infoltendo arrivando ad occupare quasi totalmente lo spazio antistante il canile municipale. Quei cani, dicono all’unisono, “non vogliamo che vadano via”. Nei luoghi, vi erano i responsabili di ENPA, UGDA, LIDA, Vivi Civile, Felici nella Coda Onlus, ed altre sigle dell’associazionismo palermitano e nazionale. Soprattutto, vi erano numerosi cittadini scollegati da ogni sigla.
“E’ una lotta di nervi – riferisce Ilenia Rimi, responsabile palermitana dell’Eital – ma da qui non andiamo via. Facciamo appello a tutti, venite a darci una mano. A prescindere da ogni polemica, vogliamo sapere dove finiranno i cani di Palermo e questo ancora non è stato detto. Credo che ne abbiamo diritto”.
Non pochi i momenti di tensione che si sono inaspriti dopo che nei luoghi sono arrivati i poliziotti in tenuta anti sommossa. Per molti un segnale di anticipo dello sgombero. Gli attivisti si sono così sdraiati sull’asfalto, intenzionati a non spostarsi. “A vedere quelle persone che si sono sdraiate – ha affermato Marcello Robotti – mi sembrava incredibile che qualcuno li volesse caricare“.
Cosa succederà ora? Da un lato il Comune deve a giorni consegnare i luoghi per i lavori di ristrutturazione. Anche su questo, però, la polemica è aperta. Gli animalisti, infatti, affermano di essere disponibili a riscattare un numero rilevante di cani, gratuitamente. Secondo il Comune, in una nota diffusa domenica mattina, nel pomeriggio (di ieri) “alcuni rappresentanti di associazioni animaliste hanno manifestato per le vie brevi la disponibilità ad adottare alcuni dei cani ancora ospitati presso il Canile di via Tiro a segno“. Sino a ieri mattina, afferma ancora il Comune di Palermo, “nessuna comunicazione formale sarebbe giunta in tal senso“.
Forse, la riunione tra Sindaco e Prefetto, potrebbe servire a chiarire la situazione e cercare una soluzione al caso che, almeno sui social, ha assunto rilevanza nazionale.
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