“I dipendenti della Seus sono già da encomiare per le migliaia di vite che contribuiscono a salvare come operatori dell’emergenza- urgenza 118 ed a maggior ragione da prendere ad esempio quando dedicano pure le ore libere dal lavoro a cause nobili come quelle del volontariato. Per questo siamo doppiamente orgogliosi di loro, né abbiamo mai messo in discussione questa lodevole pratica. Il semplice volontario, anche se dipendente della SEUS, potrà continuare a svolgere il proprio ruolo in favore della società”.
Lo dice Gaetano Montalbano, presidente del consiglio di gestione della Seus, la società che gestisce il 118 in Sicilia dopo che è esplosa la polemica sulla incompatibilità fra l’attività nella Seus e quella di volontariato.
Montalbano ribadisce quella che considera la vera natura della direttiva emanata nei giorni scorsi dall’azienda in tema di incompatibilità: “Attenendoci alle norme sul conflitto di interesse, ci stiamo limitando a richiamare l’attenzione dei nostri dipendenti sulla normativa che non consente di assumere ruoli di vertice o direttivi, a titolo oneroso o anche di volontariato, esclusivamente se ciò accade in associazioni oppure enti, come la Croce Rossa Italiana, i cui ambiti statutari ed operativi coincidano in tutto o in parte con quelli della Seus. Nulla quaestio, invece, nei confronti di tutti i semplici volontari o di coloro che assumano incarichi, in altri settori di volontariato, come invece una lettura affrettata da parte di alcuni ha voluto fare intendere”.
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