Con ordinanza del 21 dicembre, notificata il 22, il TAR di Palermo ha accolto la richiesta di sospensione del Decreto regionale con cui il Sindaco metropolitano Leoluca Orlando è stato nominato dalla Regione – Dipartimento Energia, Acqua e Rifiuti – Commissario dell’ATO Idrico 1, così come già aveva fatto per il Commissario straordinario della Provincia Manlio Munafò, anch’egli nominato Commissario dell’ATO. Tale nomina sarebbe infatti illegittima, non potendosi attribuire incarichi di Commissario straordinario ad organi politici (quale è il Sindaco Metropolitano) o a soggetti privi dei requisiti tecnici previsti dalla legge per questi ruoli di tipo prettamente manageriale.
A complicare ancora di più la posizione personale di Leoluca Orlando, qualora fosse persistita la “tripla” carica di Sindaco della Città di Palermo e della Città Metropolitana da un lato e di Commissario dell’ATO è il fatto che i tre enti sono attualmente in conflitto giuridico fra di loro, poiché sia la ex Provincia sia la città di Palermo sono parte in causa nel procedimento fallimentare dell’ATO, per decine di milioni di Euro.
Secondo il Sindaco metropolitano Leoluca Orlando “si conferma ancora una volta lo stato confusionale con
cui è gestito il delicatissimo settore dell’acqua, come quello dei rifiuti, da parte della Regione. Errori grossolani, puntualmente censurati dalla Giustizia amministrativa, dimostrano che invece di agire con raziocinio e legalità, ci si affida, nel migliore dei casi, all’improvvisazione”.
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