Torna nel suo plenum la giunta di Capaci guidata dal sindaco Pietro Puccio. Ieri è stato nominato il nuovo assessore che prende il posto del dimissionario Aldo Sollami, andato via non senza polemiche. A prendere il suo posto è Giuseppe Virga. Un’operazione che, almeno apparentemente, non sposta praticamente nulla. Infatti il neo amministratore subentra prendendo le stesse identiche deleghe che furono del suo predecessore. Perfetto equilibrio, quindi, per il primo cittadino che non deve nemmeno andare a fare un rimpasto di deleghe lasciano tutto per com’è.

Il sindaco: “Sicuri del suo contributo”

“Si è insediato il nuovo assessore comunale, il giovane Giuseppe Virga – conferma Puccio -. Nel dargli il nostro benvenuto, auguriamo a lui buon lavoro, certi che saprà dare un importante contributo alla nostra squadra. Il nuovo componente della giunta comunale assumerà le deleghe dell’assessore dimissionario, Aldo Sollami, che ringraziamo per il lavoro svolto e l’impegno profuso in questi anni, contribuendo al raggiungimento di importanti risultati di questa Amministrazione”. Ciò significa che Virga prende possesso delle deleghe a Sport, ospitalità e spettacolo, Protezione civile, Attività produttive, Servizi informatici, Farmacia comunale e Agenda 2030.

Le poche manovre interne

C’è da dire che il sindaco di Capaci ha sempre puntato sulla stabilità del governo cittadino. Pochissime le manovre interne e gli spostamenti di deleghe all’assetto originario della sua giunta. In questo caso è stato costretto dalle dimissioni presentate lo scorso 3 marzo da Sollami che era rimasto in carica sin dall’insediamento dell’attuale governo cittadino nel giugno del 2018. In pratica ha lasciato dopo 3 anni e mezzo, all’ultimo tornante prima delle amministrative che in paese si terranno nella primavera del 2023. L’esponente politico aderì ad Italia Viva nel 2019, l’impressione è che comunque non ci sia stata rottura con il primo cittadino.

“Scelta onesta”

Nel motivare la sua scelta il dimissionario non ha usato molto giri di parole: “Ho sempre pensato che un buon assessore è colui il quale ottiene risultati utili alla collettività, nonostante le restrizioni di tempo spesso imposte a chi, come me, svolge altre attività nella vita. I risultati raggiunti sono, dunque, frutto di questa idea e di un sacrificio svolto con passione e dedizione. Oggi però, constatata una certa incompatibilità di visione programmatica e politica con alcuni componenti della giunta comunale, ritengo più onesta la scelta di rinunciare all’incarico di assessore”.

Articoli correlati