A Capaci si registrano frizioni all’interno della giunta guidata dal sindaco Pietro Puccio e si dimette un assessore. A lasciare è Aldo Sollami, in carica sin dall’insediamento dell’attuale governo cittadino nel giugno del 2018. In pratica lascia dopo 3 anni e mezzo, all’ultimo tornante prima delle amministrative che in paese si terranno nella primavera del 2023. L’esponente politico aderì ad Italia Viva nel 2019, l’impressione è che comunque non ci sia stata rottura con il primo cittadino.

“Scelta onesta”

Nel motivare la sua scelta il dimissionario non usa molto giri di parole: “Ho sempre pensato che un buon assessore è colui il quale ottiene risultati utili alla collettività, nonostante le restrizioni di tempo spesso imposte a chi, come me, svolge altre attività nella vita. I risultati raggiunti sono, dunque, frutto di questa idea e di un sacrificio svolto con passione e dedizione. Oggi però, constatata una certa incompatibilità di visione programmatica e politica con alcuni componenti della giunta comunale, ritengo più onesta la scelta di rinunciare all’incarico di assessore”.

Resta organico alla maggioranza

Sollami però precisa che non c’è stato alcuno strappo politico con la coalizione che sostiene Puccio e difatti conferma che resterà a sostegno dell’amministrazione anche se da oggi dall’esterno. Lascia le deleghe a sport, ospitalità e spettacolo, protezione civile, attività produttive, servizi informatici, farmacia comunale e Agenda 2030. A confermarlo è lo stesso sindaco: “Dispiace non averlo più in giunta ma resta un nostro punto di forza”.

I ringraziamenti

“Ringrazio – è il discorso di commiato dell’assessore – i dirigenti comunali che mi hanno aiutato e sostenuto e che con me hanno interagito per il bene comune, ringrazio tutti i dipendenti comunali (in particolare quelli dei miei settori di riferimento), il cui lavoro concreto è una vera risorsa per questo paese. Mi sento, anche, in dovere di ringraziare i cittadini di Capaci, con i quali mi scuso per questa interruzione di mandato, ed i partiti di opposizione”.

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