La Pg della Cassazione Delia Cardia ha chiesto la conferma delle quattro condanne all’ergastolo emesse nel processo bis per la strage di Capaci a carico di Salvatore Madonia, Lorenzo Tinnirello, Giorgio Pizzo e Cosimo Lo Nigro.

Inoltre ha chiesto l’annullamento dell’assoluzione di Vittorio Tutino e un nuovo appello bis nei suoi confronti. In serata gli ermellini della II sezione penale dovrebbero emettere il verdetto.

È stata sottolineata la strategia stragista unitaria di Cosa Nostra e ha chiesto la convalida della sentenza emessa dalla Corte di Assise di Appello di Caltanissetta il 27 luglio 2020, ad eccezione della parte che riguarda il proscioglimento di Tutino stabilito anche in primo grado.

Nella strage di Capaci del 23 maggio 1992 morirono uccisi da Cosa Nostra il giudice Giovanni Falcone – che allora era a capo degli Affari penali del ministero della giustizia – sua moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo.

Chiesto nuovo processo a Tutino “Dobbiamo farlo per le vittime”

“L’assoluzione di Tutino segue un percorso tutto di facciata” nel quale “è mancata l’analisi delle emergenze processuali” che indicano Tutino “come uomo di fiducia di Graviano, soldato di mafia attivo in un programma eversivo unitario”. Lo ha sottolineato Delia Cardia nella sua requisitoria davanti alla Seconda sezione penale nel corso della quale ha chiesto l’annullamento dell’assoluzione di Tutino.

A suo avviso, il verdetto di appello dei giudici di Caltanissetta “è ondivago sulla valutazione di Spatuzza e non valorizza il fatto che Tutino era nel gruppo di fuoco”, secondo la Pg inoltre l’assoluzione di Tutino “evidenzia una totale caduta di logicità nel metodo utilizzato dalla Corte di merito” e un nuovo processo a suo carico “lo dobbiamo alle vittime” che la Pg ha ricordato una per una con il nome e il cognome.

“Strategia stragista fu unitaria”

“Già nel 2000 c’è stata una prima sentenza che aveva ipotizzato il disegno unitario di Cosa Nostra negli attentati stragisti in continente e in quelli siciliani di Capaci e Via D’Amelio”, e nel condividere questa impostazione si dimostra “corretto” il ragionamento seguito nella sentenza d’appello del processo Capaci bis. Lo ha messo in evidenza la Pg Cardia nella sua requisitoria.

Terminata udienza, giudici in camera di consiglio

È terminata l’udienza del processo Capaci bis in Cassazione e i giudici della Seconda sezione penale, presieduti da Geppino Rago, si sono chiusi in camera di consiglio. Il verdetto è atteso in serata. Gli ermellini devono decidere se confermare o meno i 4 ergastoli per Salvatore Madonia, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello – accusati di aver preso parte alla fase organizzativa dell’attentato a Giovanni Falcone e di aver reperito l’esplosivo-, e se annullare o meno l’assoluzione di Vittorio Tutino, come chiesto dalla Pg Delia Cardia. C’è attesa dunque di sapere se sarà convalidata la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Appello di Caltanissetta il 21 luglio 2020.