“Le nostre non sono strade ma ‘mulattiere'”. Il detto dei nonni siciliani è antico ma indica bene la condizione di insufficienza della rete stradale siciliana già da tempi molto lontani, quasi immemori. La mulattiera, anticamente in lingua siciliana, era la strada dedicata al passaggio dei muli carichi di mercanzie e più in generale al pascolo o alla transumanza degli animali.

Le strade di una volta

Strade, dunque, pensate non per le auto. Strade dette anche “all’acqua” perché senza asfalto e con fondo tenue, drenante, per consentire l’assorbimento dell’acqua da parte di terra e pietrisco ed evitare troppi allagamenti ma per questo spesso fangose

Le strade di oggi

Il tempo è passato e adesso non solo le strade ordinarie sono ‘mulattiere’ ma anche le autostrade.  Almeno a giudicare dagli utenti autostradali di oggi. Non si potrà certo dire che per strada non c’era neanche un cane, ma almeno una capra sì.

 La coraggiosa capretta

Eccola la coraggiosa capretta che percorre l’autostrada Palermo – Messina e, a passo prudente, entra anche in galleria dopo Cefalù in direzione Messina.

Le prove di carico

Qualcuno ha pensato potesse trattarsi di un tecnico incaricato di testare l’autostrada e il comportamento degli automobilisti anche in considerazione del fatto che in queste notti erano previste le ‘prove di carico’ su alcuni ponti autostradali. Perché le manutenzioni il Cas le sta iniziando a fare.

La speranza è l’ultima a morire

Invece no, era proprio una capra. Da amanti degli animali non ci resta che sperare che sia arrivata a destinazione sana e salva. D’altronde siamo abituati a questo genere di speranze anche per noi stessi ogni volta che ci mettiamo in auto per percorrere le strade di Sicilia

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