I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di quattro persone accusati vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione, minacce e furto nel territorio di Carini (Pa). Uno è finito agli arresti domiciliari due con l’obbligo di dimora e uno di presentazione alla Pg.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia di una mamma di una ragazzo che assume cocaina. La donna ha raccontato della banda che minacciava e taglieggiava i giovani che non riuscivano a pagare le dosi di cocaina.

Il figlio aveva contratto nel tempo, un debito di oltre 10 mila euro e per costringerlo a saldarlo, il capo del gruppo e i suoi sodali gli avevano prima preso il cellulare, poi lo scooter, continuando a minacciarlo di picchiarlo a sangue se non avesse pagato la cocaina.

Il giovane, vessato dalla ferocia della banda, aveva cercato di prendere tempo e saldare parte del debito consegnando agli spacciatori alcuni gioielli della madre. Scoperto dai genitori, la giovane vittima è crollata e ha deciso di raccontare l’incubo in cui era finito. La madre ha subito denunciato le estorsioni e i carabinieri hanno arrestato il capo della gang.

L’ordinanza è dal gip di Palermo Annalisa Tesoriere. L’indagine, coordinata dai sostituti procuratori Enrico Bologna e Dario Scaletta, è scattata nel gennaio del 2017. I carabinieri hanno complessivamente sequestrato, 400 grammi di marijuana e 50 grammi di cocaina. Sono in corso indagini per catturare un ultimo indagato, al momento irreperibile, destinatario di un provvedimento di obbligo di dimora.