Il prezzo di diesel e benzina volano verso l’alto anche in Sicilia. Il record nelle isole minori dove il prezzo al litro ha superato i due euro. In testa a tutti l’isola di Ustica nel palermitano. Nessuna differenza tra il costo della benzina e del diesel. Il costo per un litro è 2.49 euro. Al secondo posto l’isola di Lampedusa dove oggi un litro di diesel costa 2,42 di euro e la benzina 2,39 euro. Al terzo posto Pantelleria con il diesel a 2,25 mentre la benzina 2,19.
Prezzi fuori controllo
A Lipari il diesel costa 2,18 euro mentre la benzina a 2,15. A Favignana 2,17 il diesel e 2,10 la benzina. In ogni caso il diesel costa di più forse perché spiega il gestore di un distributore di benzina “ci sono in giro più auto che vanno a diesel che a benzina. Noi siamo vittime di questo sistema. Non abbiamo alcun motivo di alzare i costi anche perché più costa il carburante meno automobilisti si fermano alla pompa”, dice un gestore.
Nel resto delle città siciliane e nelle autostrade il costo della benzina non ha ancora superato i 2 euro. Per lo più anche in autostrada il diesel sfiora 1,90 centesimo mentre la benzina è circa 1,80 centesimi.
Giorgetti: “Non opportuno continuare a ridurre le accise”
“La strategia seguita dal Governo, finalizzata a concentrare le risorse finanziare disponibili a sostegno delle famiglie più bisognose e alle imprese appare, come ricordato, in linea, con le buone pratiche rinvenibili nei Paesi dell’Unione europea e non presenta carattere distorsivo come invece sono quelle sui prezzi (tra cui per l’appunto la riduzione delle accise e IVA sui carburanti)”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del question time in Senato interrogato in merito alle misure intraprese contro il caro carburante.
“Il Governo non ha ritenuto opportuno – ha aggiunto – riproporre le misure di riduzione delle accise ma ha, con il decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri del 10 gennaio 2023, introdotto disposizioni per rendere più trasparente l’andamento dei prezzi dei carburanti e per rafforzare i poteri delle autorità responsabili del controllo dei prezzi di vendita dei beni di largo consumo. Sarà, infatti obbligo degli esercenti esporre in maniera adeguata il prezzo medio praticato, al fine allo stesso tempo di garantire la trasparenza nei confronti dei consumatori e di evitare distorsioni del mercato”.
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