La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è appena arrivata in Procura a Palermo per incontrare il procuratore capo Maurizio De Lucia e l’aggiunto Paolo Guido che hanno coordinato l’indagine dei Ros dei carabinieri che ha portato all’arresto del superlatitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro.
La presidente del Consiglio è stata accolta dal procuratore Maurizio de Lucia. Nella stanza del capo dei pm è in corso una riunione alla quale partecipano anche l’aggiunto Paolo Guido, che ha coordinato le indagini sulla cattura del latitante Messina Denaro, la procuratrice generale Lia Sava e il presidente della corte d’appello Matteo Frasca.
Prima di arrivare in procura
“Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano hanno osservato un minuto di raccoglimento davanti alla stele di Capaci che ricorda le vittime della strage nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani”. Lo riferisce Palazzo Chigi in una nota.
Brindisi in Commissione antimafia
Domani la Commissione regionale antimafia, presieduta dal deputato Pd Antonello Cracolici, festeggerà con un brindisi l’arresto di Matteo Messina Denaro. L’iniziativa – come riporta una nota – è prevista alle 13,30 nei locali della Commissione, a Palazzo dei Normanni, a Palermo.
La cultura popolare a favore della cattura
A favore della cattura per anni si è espressa la cultura e il sentimento popolare. Tre murales in stile Pop Art di Andy Warhol che, ricalcando una delle fotografie in possesso degli inquirenti, ritraggono Matteo Messina Denaro con gli occhiali da sole, comparvero già nell’aprile del 2008 a Palermo, alle spalle della cattedrale e davanti alla facoltà di Giurisprudenza. Accanto ai murales la scritta: “Matteo Messina Denaro, l’ultimo” , a sottolineare che rimaneva l’ultimo boss da catturare. Gli autori si fecero avanti due settimane dopo, erano due studenti di Architettura.
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