Il Natale probabilmente più tribolato della storia del Palermo: entro il 30 dicembre, come si evinceva dal comunicato emesso da Financial Innovations (advisor di Zamparini), si dovrà mettere nero su bianco per la cessione del Palermo. Questo è quanto emerge dal contratto preliminare che il patron rosanero ha stipulato con gli “inglesi”.

Se i britannici hanno sempre fatto della puntualità, della precisione e della trasparenza valori che hanno permesso al loro paese di diventare una delle potenze maggiori al mondo e la prima in Europa, Richardson e compagnia sembrano più italiani che mai. Ecco il motivo delle virgolette.

Mancano solo 9 giorni e del closing non si sente neanche l’odore. Ovviamente la speranza di noi tutti è di essere smentiti categoricamente, magari svegliandoci la mattina di Natale con un’importante notizia: Zamparini ha ufficialmente venduto agli inglesi, chiunque essi siano. Ma vendere per davvero stavolta, non annunci ufficiali che in realtà nascondono solo un contratto preliminare.

Chi si intende un minimo di Giurisprudenza o chi ha mai dovuto stipulare un contratto di compravendita, sa bene che un preliminare è molto relativo. Ha una valenza limitata e se non è seguito da un contratto effettivo diventa nullo. Per cui Zamparini un po’ ci ha beffati, perchè effettivamente ancora non ha venduto nulla.

E’ parte del personaggio, che nel bene o nel male ci ha fatto “divertire” per più di 15 anni. Per non parlare del valzer di società che hanno cambiato nomi su nomi, con soci che sono cambiati giorno dopo giorno. Prima Platt si presenta a Palermo poi ne rimane fuori, Sheean con lo stesso silenzio con il quale si era presentato alla città è uscito dalla Sport Capital, insomma, una confusione che non trova una giustificazione, almeno a noi poveri estranei.

A questo punto, però, al tifoso palermitano sorge spontanea una domanda: cosa ha reso credibili agli occhi di Zamparini questi inglesi? Perchè Cascio non era affidabile, tantomeno Follieri? Probabilmente l’imprenditore friulano ai panettoni alla manna di Castelbuono (paese di origine di Cascio) e alle orecchiette pugliesi di Follieri, per natale preferisce il Christmas Pudding, tipico dolce inglese a forma rotonda e a base di uova, mandorle e canditi.