Caro Charlie Hebdo chi di vignetta ferisce, di vignetta perisce. Così parte da Palermo la risposta al giornale satirico francese la cui vignetta sul terremoto nel centro Italia ha fatto indignare il Paese e sollevare il web (con alcuni distinguo in realtà).

Così da che eravamo tutti Charlie a che siamo tutti diventati anti Charlie con toni spesso anche esasperati e polemiche sopra le righe a fronte di una vignetta chiaramente offensiva, superficiale, piena di stereotipi e quantomeno irrispettosa nei confronti delle vittime.

Ma la miglior risposta alla satira, sia anche fuori luogo, può darla proprio la satira. Così Antonello Blandi, grafico non solo pubblicitario, già vignettista sportivo del Giornale L’Ora e tanto altro, ha deciso di prendere in mano la matita e rispondere ‘da vignettista e vignettista’, nel pieno rispetto della libertà di satira e di opinione contrapponendo una satira diversa.

Blandi risponde a Charlie Hebdo

Blandi risponde a Charlie Hebdo

Una vignetta (nella foto) che ha subito raccolto consensi, fatto il giro del web, risposto in maniera satirica allo scivolone dei francesi. E così Charlie Hebdo ha fatto cilecca e la matita del giornale satirico diventa la punta ‘floscia’ della tour Eiffel.

“Leggendo i commenti sul web alla vignetta di Charlie Hebdo che ha fatto infuriare un po’ tutti – dice a BlogSicilia Antonello Blandi – ho notato come nel web i toni siano sempre più esasperati, verbalmente violenti. commentiamo le cose che non ci piacciono in un modo tale da passare quasi dalla parte del torto. Penso che questa deriva non faccia bene a nessuno ma è anche vero che la vignetta di Charlie ha colpito in negativo anche me”.

“Così – continua Blandi – avendo in mano il medesimo strumento di Charlie Hebdo ho preso la mia matita ed ho risposto pan per focaccia. Sono lieto che questo sia stato apprezzato”.

Una risposta forte ma non violenta neanche verbalmente. Una scelta che dimostra come si possa criticare una vignetta sbagliata senza cedere sul terreno della libertà di espressione ma, al contrario, usando la medesima libertà per dire chiaro a un paio di vignette sbagliate “così non fai ridere, non denunci, non fai informazione ma offendi e manchi di rispetto a chi sotto le maceria ha lasciato la vita, la famiglia, gli amici, la casa.