“Le bollette della luce, dell’acqua, del gas e del riscaldamento, queste sconosciute, tanto paga sempre e comunque il Comune.
Io sono Rom, sono povero, non possiedo nulla e quindi non pago. Sto bene dove sto, anzi nelle case di cemento non ci voglio andare, perché poi chi paga? Ieri – afferma Sabrina Figuccia, consigliera comunale di Palermo – sono andata a fare una visita nel campo Rom della Favorita, dove ho incontrato alcune delle famiglie che vivono lì da parecchi anni. E, al termine della visita, devo ammettere che vivere da Rom non è proprio male, anzi”.
“Ogni famiglia – prosegue Sabrina Figuccia – ha la sua bella casetta con tanto di allaccio, chiaramente abusivo, alla rete elettrica, con condizionatore e pompa di calore in bella vista, acqua corrente dai rubinetti, scaldabagno elettrico. Insomma, non saranno ville milionarie, ma oltre 100 persone ci vivono. Di che campano? Tutti sostengono di elemosine, ma i ragazzi hanno il telefonino all’ultima moda, indossano magliette, jeans e scarpe da tennis di marca: evidentemente i palermitani sono particolarmente generosi e di buon cuore.
Ma di pagare le bollette, neanche a parlarne. Anzi, qualcuno dei capifamiglia ha detto chiaramente che l’idea di andare a vivere in un palazzo non gli piace per niente, a meno che non restino tutti vicini, soprattutto perché in questo modo dovrebbero cominciare a pagare le bollette di acqua, luce e gas come ogni comune mortale.
E che sono scemi? Meglio, molto meglio vivere nel campo della Favorita. Tutto sommato, da domani anche io, Sabrina Figuccia, voglio vivere da Rom, così anche a me il sindaco Orlando pagherà tutte le bollette”.
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