C’è chi entra e chi resta nelle circoscrizioni a Palermo dopo l’ultima tornata elettorale del 12 giugno. L’effetto di diversi ricorsi presentati al Tar di Palermo. In ottava circoscrizione, a fare il proprio ingresso in via Fileti sarà Giuseppina Chinnici della lista Progetto Palermo. Ad uscire è Vito Attanasio, candidato della lista Azione con Calenda Ferrandelli sindaco. Ciò per motivi di calcolo relativi al metodo utilizzato per i resti.

La consigliera è assistita dall’avvocato Lucia Di Salvo. I giudici della prima sezione del Tar Palermo, presieduta da Salvatore Veneziano, hanno accolto il ricorso della Chinnici e l’hanno proclamata eletta.

Con riferimento all’ottava circoscrizione, è stato accolto il ricorso al Tar del candidato Alessandro Amore del Movimento 5 Stelle, assistito dall’avvocato Francesco Foraci. E’ stata annullata l’elezione di Edoardo Governale della lista Unità Palermo Sinistra Civica Ecologista. Il seggio è scattato alla compagine pentastellata per un maggior numero di voti di lista rispetto al gruppo guidato alle scorse amministrative da Giusto Catania.

Nella terza circoscrizione è stato respinto il ricorso di Alfredo Ilardi della lista Fratelli d’Italia. Resta in carica Fabrizio Lo Verso del partito democratico difeso dagli avvocati Rirolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.

Alla quarta circoscrizione resta in carica Mirko Dentici, del movimento 5 Stelle  assistito dagli avvocati Massimo Petrucci e Adele Saito. Il Tar ha respinto il ricorso di Gioele Errera di Azione con Calenda.

Alla seconda circoscrizione resta in carica Emanuela Lo Nardo del Movimento 5 Stelle, assistita dagli avvocati Massimo Petrucci e Adele Saito. I giudici hanno respinto il ricorso di Francesco Cardella della lista Prima L’Italia.

Cambio tra gli eletti della settima circoscrizione del Comune di Palermo. I giudici della prima sezione del Tar di Palermo presieduta da Salvatore Veneziano hanno accolto il ricorso presentato dal candidato di Sicilia Futura Vincenzo Raccampo, assistito dagli avvocati Massimiliano Mangano e Lucia Interlandi.

I legali hanno fatto notare come fosse stato illegittimamente attribuito il secondo seggio alla lista di Forza Italia ed eletto Daniele Armetta. Tesi accolta dai giudici amministrativi che hanno annullato l’elezione del candidato Armetta e nominato Raccampo. Il Comune di Palermo è stato condannato al pagamento delle spese e la sentenza è stata trasmessa al prefetto di Palermo.

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