Arrestato martedì scorso dai carabinieri e rilasciato due giorni dopo per furto di energia elettrica ed acqua che servivano ad alimentare la famosa residenza dei Quattro Pizzi all’Arenella.
Protagonista della vicenda è Chico Paladino Florio, noto imprenditore e discendente, almeno stando a quanto è stato noto sinora, dalla nobile famiglia dei Florio. La notizia ha suscitato molto scalpore.
Adesso c’è chi è pronto a sostenere, carte alla mano, che Chico Paladino non discende dai Florio.
La notizia viene riportata dal Giornale di Sicilia di oggi.
Don Nicola Afan de Rivera Costaguti, figlio di Giulia Florio e nipote di don Ignazio e donna Franca Florio, si è affidato infatti all’avvocato Gianluca Giacalone per chiarire che Chico Paladino Florio, che rimane tutt’ora indagato per furto, “non è uno dei discendenti della famiglia Florio, non avendo lo stesso, né il di lui padre, Vincenzo, alcun vincolo di consanguineità con nessuno degli esponenti della nota dinastia”.
L’avvocato Giacalone sostiene che le notizie diffuse dalla stampa in cui l’indagato viene indicato come erede dei Florio costituiscono “una potenziale fonte di pregiudizio per i legittimi discendenti dei Florio. È d’uopo specificare che il padre del signor Alberto Paladino Florio ha ereditato la proprietà della Tonnara dell’Arenella dalla nonna materna Lucie Henry, seconda moglie di don Vincenzo Florio, che morì in Francia il 6 gennaio 1959, senza lasciare figli e – circostanza ancor più rilevante – che il cognome Florio è stato aggiunto a quello dei Paladino successivamente, in virtù di un provvedimento autorizzativo del ministero dell’Interno, già oggetto di contestazione da parte dei membri della famiglia Florio”.
Chico Paladino, difeso dall’avvocato Michele De Stefani, era stato arrestato – gli sono stati concessi i domiciliari – dopo un sopralluogo nella sua residenza dei tecnici di Enel a Amap in virtù dei consumi della palazzina ritenuti eccessivamente bassi.
E’ stato rimesso in libertà dal gip con l’obbligo di presentazione in caserma due volte alla settimana. Paladino annuncia battaglia e si difende sostenendo di non essere stato lui a realizzare quegli allacci abusivi.
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