Un tavolo cittadino di confronto stabile fra istituzioni locali, commercianti e cittadini e una mappa aggiornata in tempo reale dei cantieri e della loro condizione. E’ quanto chiedono Michele Nasca e Michele D’Amico coordinatori di Noi Moderati a Palermo e provincia dopo aver constatato le condizioni in cui versa Palermo.

La dichiarazione dei due esponenti

“È giunto il momento che la cittadinanza prenda coscienza della drammatica situazione in cui versa la nostra città in tema di opere pubbliche e cantieri e governo del territorio: l’amministrazione comunale sembra incapace di gestire persino l’ordinario, figuriamoci le emergenze e le urgenze. I cantieri aperti a Palermo somigliano sempre più ad uno scenario selvaggio, caratterizzato da interminabili rallentamenti, assenza di trasparenza, costi che lievitano e disagi quotidiani per i residenti” sostengono Nasca e D’Amico.

L’anello ferroviario che arranca

“I fatti parlano da soli: ad esempio, il progetto dell’Anello ferroviario di Palermo — avviato ormai da anni — arranca ancora e stenta a dare risposte concrete. Nel frattempo, lavori stradali e di manutenzione vengono annunciati con ordinanze che prevedono chiusure e deviazioni per mesi (ad esempio nella zona di via dei Cantieri, via Gulì, piazza Giachery: 120 giorni di limitazioni a partire da fine agosto 2025) senza chiarezza su tempi certi di conclusione. Ancora peggio: cantieri di servizio destinati all’inclusione sociale sono fermi e gli utenti esclusi lamentano discriminazioni e mancanza di informazioni” continuano.

Cittadini esasperati

“I cittadini sono esasperati: strade insicure, marciapiedi abbandonati, viabilità paralizzata, attività commerciali danneggiate, fasce di popolazione lasciate fuori dai percorsi promessi. E mentre il disservizio cresce, l’amministrazione comunale resta inerte: non vi è traccia di un piano organico, di una rendicontazione pubblica, di responsabilità chiare. È un fallimento della governance urbana. Senza considerare che alle prime piogge la città diventa una piscina” concludono.

La richiesta

Infine la doppia richiesta “Chiediamo che venga resa pubblica una mappa aggiornata e trasparente di tutti i cantieri in corso, con date certe di inizio e fine lavori, responsabili e importi assegnati e che si attivino immediatamente meccanismi di controllo, monitoraggio e sanzione per chi ritarda o blocca interventi già programmati. Occorre un tavolo cittadino di confronto con le associazioni, i commercianti e i cittadini coinvolti, per dare voce a chi subisce disagi quotidiani. Ieri sera la città era impraticabile: è bastata un’ora di pioggia per vedere strade allagate e quartieri irraggiungibili dai residenti. Qual è il piano dell’amministrazione e lo stato dell’arte sulla pulizia dei tombini per evitare che Palermo si trasformi in una piscina?”