” La situazione è tragica- dice Santi Palazzolo – e tutti la stiamo vivendo sulle nostre spalle. Se noi non moriremo di Coronavirus, moriremo di burocrazia. Perché è la burocrazia che ci sta mettendo nella fossa.
Non è ammissibile – prosegue il maestro pasticcere di Cinisi – che in un periodo di emergenza mondiale, non solo italiano, si applichino delle misure con procedure ordinarie. Non è assolutamente possibile, è un segno di inciviltà e di incompetenza.
Quello che rovina il paese è che abbiamo una classe politica incompetente. Mentre abbiamo cittadini, lavoratori, impiegati tra i migliori d’Europa, abbiamo una classe politica di incompetenti.
Sto cercando di mettere, se ci riusciamo, 60 persone in cassa integrazione. Ma quello che mi fa arrabbiare moltissimo è che ricevo decine di telefonate dai miei collaboratori con i quali ho un rapporto bellissimo e non so dare certezze, perché le prime certezze non riescono a darle nemmeno a me. E quindi come facciamo noi a dare un senso di fiducia a chi ha collaborato con noi per tanti anni?”
Proposte non ne ha il nostro maestro pasticcere e lamenta che non si sono fatte le mosse giuste sin dal principio: “Quando a fine gennaio è stata proclamata l’emergenza sanitaria, li avrebbero dovuto mettere persone competenti nei posti chiave e decidere quello che c’era da fare ed affrontare l’emergenza che si sapeva sarebbe arrivata.”
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