Sette colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro un’agenzia di disbrigo e pratiche e agenzia di scommesse a Palermo. Sono stati trovati i fori nella saracinesca dell’esercizio commerciale in via Ruggero Marturano, traversa di via Ammiraglio Rizzo, dove la polizia è intervenuta a seguito di alcune telefonate arrivate al 112.

Gli investigatori hanno sequestrato le immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza ed eseguito anche i rilievi balistici con il supporto del personale della Scientifica. E’ stato sentito il titolare della attività. Ma dal suo racconto non sarebbe emerso alcun elemento utile per risalire agli autori. Sono state acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza per cercare di trovare gli autori di quella che sembra un’intimidazione.

Secondo una prima ricostruzione i responsabili sarebbero arrivati a bordo di un mezzo, forse uno scooter, e avrebbero aperto il fuoco colpendo una saracinesca e il muro. Almeno 6-7 i colpi esplosi per lanciare un segnale inequivocabile.

Nessuna ipotesi viene però esclusa dagli investigatori che stanno iniziando a scavare per ricostruire i contorni della vicenda.

Un episodio simile su cui indagano invece i carabinieri si era verificato a metà settembre al Cep. In quell’occasione a finire nel mirino è stato il Caf Unsic di via Filippo Paladini. Ignoti hanno sparato diversi colpi di pistola contro il centro di assistenza fiscale di cui è titolare Teresa Monforte, consigliere della sesta circoscrizione.

“Nel mio piccolo – ha scritto su Facebook dopo l’accaduto – ho sempre cercato di aiutare tanta gente. Non so se è stata una bravata, un gioco, un passatempo. Ma non è giusto. Penso di non meritare tutto ciò”.

A maggio lo stesso segnale era stato utilizzato con i titolari di un negozio che si trova nella zona di via Malaspina. Qualcuno aveva esploso diversi colpi all’indirizzo di un’attività di via Aurispa danneggiando le vetrine a il muro esterno. I carabinieri hanno sequestrato le immagini e informato dell’episodio la Direzione investigativa antimafia che ora coordina le indagini.

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