La Polizia di Stato sta conducendo nel capoluogo palermitano una importante operazione antimafia, denominata “Padronanza”.

Circa 100 uomini della Squadra Mobile, diretta da Rodolfo Ruperti, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo, stanno eseguendo l’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale nei confronti di 11 soggetti, indagati a diverso titolo, per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, trasferimento fraudolento di valori aggravato ed altro. Nove sono finiti in carcere  e due ai domiciliari.

Gli arrestati nell’operazione Padronanza sono Salvatore Alfano, 64 anni, Girolamo Albamonte, 39 anni, Giuseppe Cardella, 50 anni, Angelo De Luca, 36 anni, Francesco Di Filippo, 42 anni, Vincenzo Lanno, 27 anni, Francesco Paolo La Rosa, 55 anni, Biagio Piraino, 68 anni, Nicolò Zarcone, 37 anni. Ai domiciliari Giuseppe Bondí, 39 anni, e Vincenzo Runfolo, 36 anni.

Tra gli arrestati nell’operazione Padronanza della polizia c’è, come detto,  Salvatore Alfano, 64 anni, ritenuto il nuovo capo della Noce. Alfano ha avuto l’investitura direttamente da Settimo Mineo, il capo che aveva cercato di ricostituire la nuova Cupola dopo la morte di Totò Riina, con un bacio sulla bocca, nella piazza principale del quartiere. Mineo andava a trovare spesso Alfano nella concessionaria di famiglia, in piazza Principe di Camporeale. Già questo un segno di rispetto. Una riorganizzazione bloccata nel dicembre di due anni fa dalla procura di Palermo.

Oggi l’inchiesta della squadra mobile coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Amelia Luise e Vincenzo Amico, racconta che il clan della Noce puntava a un rigido controllo del territorio, fra estorsioni e persino la gestione delle giostre, negli ultimi tempi i boss si erano lanciati nel settore delle intermediazioni immobiliari.

 

Dalle indagini della Polizia di Stato è emersa una radiografia del mandamento mafioso della “Noce” e l’allarmante quadro di una organizzazione mafiosa cittadina sempre “vitale” e pronta ad intessere rapporti illeciti pur di raggiungere il profitto economico.  Nella geografia “mandamentale” cittadina quello della “Noce” è stato sempre uno snodo strategico per gli interessi economici di Cosa Nostra palermitana e studiarne quindi le dinamiche è servito agli agenti per ragionare anche sulla capacità di riassetto dell’intera organizzazione mafiosa.

Le indagini hanno fatto luce sui delicati equilibri “intrafamiliari” all’interno del mandamento, in specie tra le famiglie della “Noce” e di “Cruillas”, registrando una strutturata spartizione di compiti, anche all’interno della singola “famiglia”, con “deleghe” affidate a uomini di fiducia, in relazione a diversi campi di interesse economico: appalti, compravendite di terreni, scommesse on line ed estorsioni.

E’ stato accertato che esponenti del mandamento della “Noce” abbiano avuto contatti con omologhi di altre strutture mandamentali in un periodo “storico”, quale è stato per cosa nostra quello del 2018, in cui, per la prima volta dopo decenni, era tornata a riunirsi la commissione provinciale. Alla luce di tali contatti, è plausibile che anche esponenti di tale mandamento siano stati coinvolti in quell’importante progetto, riservato solo ai più autorevoli esponenti di cosa nostra palermitana, volto alla riorganizzazione della consorteria criminale.

“Con queste operazioni diamo prova della nostra vicinanza ai commercianti e agli imprenditori. Per questo faccio un appello. Adesso in questa fase di ripresa, dopo un lungo lockdown, pagare il pizzo significa vanificare tutto il lavoro fatto. Sappiamo che i mafiosi si stanno presentando per richiedere il pizzo, invito tutti a ribellarsi. Tornare a pagare farebbe perdere tutto il terreno conquistato in questi anni”.

Lo ha detto il questore di Palermo Renato Cortese nel corso della conferenza stampa sull’operazione Padronanza della squadra mobile di Palermo che ha portato in carcere 11 esponenti accusati di fare parte della famiglia mafiosa della Noce.

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