Lo scivolone del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul “congiunto” di Mattarella ucciso continua ad alimentare polemiche ed accuse. Ma come è possibile che non ne conoscesse la storia? O ha accennato al fatto solo approssimativamente per sminuire la figura del Presidente della Repubblica?

Le ipotesi sono tante, l’indignazione molta, soprattutto per i siciliani che non potranno mai dimenticare Piersanti Mattarella.
Tra loro c’è anche un deputato nazionale del Pd, il siciliano Carmelo Miceli, che ha inviato a Conte proprio oggi una mail con relativo allegato.

Ecco il testo:

“Ecc.mo Sig.
Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Avv. Giuseppe Conte
Pensando di farLe cosa gradita, trasmetto in allegato il file contenete la Sentenza di primo grado relativa all’omicidio del compianto On.le Presidente della Regione Siciliana, Prof. Piersanti Mattarella.
Sono certo che, per la Sua qualifica di avvocato, troverà l’interesse scientifico e il tempo per leggere attentamente il documento che Le rimetto, acquisendo, per l’effetto, maggiore consapevolezza sulle generalità del fratello del Nostro Presidente della Repubblica e, al contempo, sulla rilevanza dell’omicidio in argomento sulla storia, anche attuale, della Sicilia e dell’Italia tutta.
Con osservanza
On. Avv. Carmelo Miceli”.

Non ci resta che augurarci che Conte legga con attenzione l’allegato, ponendo rimedio alle sue lacune, e mostrando, la prossima volta, di conoscere il concetto di memoria e di saperla anche esercitare.