La giunta regionale, su proposta dell’assessore della Funzione pubblica Andrea Messina, ha approvato l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti regionali – comparto e dirigenza – per il biennio 2022/2024. Dopo aver recuperato il contratto precedente si avvia la procedura per il rinnovo di un altro contratto in realtà già scaduto puntando ad arrivare, entro la fine della legislatura, a riallineare il contratto al triennio corrente.
Le indicazioni del governo all’agenzia negoziale
“Le linee guida appena approvate – dice Messina – esprimono l’impegno assunto dal governo Schifani con le organizzazioni sindacali di operare alacremente per allineare la contrattazione del pubblico impiego della Sicilia agli standard nazionali”.
Cosa cambierà nel nuovo contratto dei regionali
Tra le innovazioni più significative: il rafforzamento del sistema di incarichi di posizione organizzativa e professionale per valorizzare le competenze professionali acquisite dal personale, l’aumento da 18 a 20 delle ore di permesso annuale per esami e visite mediche per i dipendenti di oltre 60 anni, la possibilità di articolare l’orario di lavoro in maniera più flessibile in relazione alle esigenze d’ufficio, il potenziamento del lavoro agile da remoto e introduzione del coworking come modalità di relazione lavorativa.
Particolare attenzione è rivolta al dialogo intergenerazionale, con misure specifiche pensate per facilitare lo scambio di competenze tra dipendenti di diverse fasce d’età, con un focus sul trasferimento delle conoscenze digitali.
Un contratto che punta ai giovani
“Siamo impegnati a creare condizioni di collaborazione tra le diverse generazioni dell’amministrazione – sottolinea l’assessore Messina – cercando di valorizzare al massimo l’apporto delle diverse generazioni così da rendere più fluido e valido il flusso informativo e il passaggio di competenze tra giovani e anziani promuovendo l’acquisizione delle competenze digitali”.
Un tema importante, la capacità di guardare alle nuove generazioni, sia nell’immaginare i servizi che la pubblica amministrazione rende alla cittadinanza che devono essere adeguati ai tempi e alle tecnologie, sia per l’esigenza, irrinunciabile, di reperire personale qualificato e giovane visto che l’amministrazione sta “lottando” proprio con la carenza di personale anche dirigenziale tale da non riuscire a trovare nomi per i vertici della burocrazia
Commenta con Facebook