Un’azienda tessile è stata sanzionata a Palermo per un’etichettatura irregolare. A scoprire l’irregolarità i funzionari dell’agenzia delle dogane e dei Monopoli di Palermo, con la collaborazione dei militari della guardia di finanza. Dogane e fiamme gialle hanno operato nell’ambito del servizio quotidianamente svolto per quanto concerne i controlli dei flussi di merce in import ed export dal porto di Palermo. Ad essere stata sanzionata amministrativamente per la precisione un’azienda importatrice di prodotti tessili.

Gli accertamenti

Dagli accertamenti è emerso che dei copriletti in cotone non erano stati etichettati e dotati del contrassegno come previsto dal regolamento dell’Unione Europa 1007/2011. In particolare, gli articoli non riportavano etichette e contrassegni indicanti la loro composizione fibrosa, elementi che devono essere apposti obbligatoriamente affinché i prodotti possano essere messi a disposizione sul mercato.

La sanzione

Il controllo in merito al rispetto della normativa ha permesso di appurare l’effettiva inosservanza che comporterà una sanzione a carico dell’importatore da 3 mila a 20 mila euro. “L’attività di servizio – si legge in una nota – si inquadra nell’ambito della costante azione di controllo, assicurata da Adm e dalla guardia di finanza, volta al contrasto dei traffici illeciti che, attraverso gli spazi doganali, interessano il territorio nazionale”.

Altre irregolarità

A proposito si etichettature irregolari, nel marzo scorso i militari della capitaneria di porto di Palermo hanno sequestrato circa 200 chili di novellame di sarda ed elevato due verbali da 1.500 euro a due venditori ambulanti per violazioni in materia di etichettatura e tracciabilità del prodotto ittico, nonché della sua commercializzazione. Operazione che maturò nell’ambito di numerosi controlli nei quartieri per verificare la corretta applicazione della normativa comunitaria e nazionale sulla commercializzazione al dettaglio dei prodotti ittici.

Il prodotto ittico sequestrato dopo essere stato sottoposto alla prevista e tempestiva visita veterinaria del dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl di Palermo, che lo ha ritenuto idoneo al consumo umano, è stato devoluto in beneficenza ad istituti caritatevoli della città.

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