Giornate di grande tensione quelle appena trascorse nelle marinerie siciliane.
Il primo increscioso episodio è accaduto a Porticello, dove la Guardia Costiera durante un controllo ha trovato in mare delle reti di lunghezza illegale. I tre pescherecci che si trovavano in zona sono stati fermati. Uno, imbarcava acqua ed aveva chiesto di tornare in porto, ma la Guardia costiera ha preferito trattenerli sul posto.
Il secondo sgradevole episodio si è verificato ad Isola delle Femmine, dove diversi pescatori sono stati fermati dalla Guardia Costiera. I pescatori hanno protestano lamentando regole troppo severe e vessatorie che ne limiterebbero l’attività lavorativa.
Alla protesta nei porti, si sono aggiunti i familiari dei pescatori, che chiedono solo di lavorare tranquillamente.
Nino Accetta, presidente di Federcoopesca Sicilia, ha inviato una nota al Direttore Regionale del Dipartimento Pesca, Dario Cartabellotta, per chiedere la convocazione urgente del Consiglio Regionale della Pesca.
“La tensione nelle nostre marinerie – denuncia Accetta – è alle ormai alle stelle e gli incresciosi episodi di Isola delle Femmine e di Porticello sono soltanto la punta di un iceberg. Le norme italiane sono addirittura più restrittive e vessatorie di quelle dell’Unione Europea e dell’Icaat e i nostri pescatori hanno sempre più difficoltà nel rispettarle. Massimo è – come sempre – il nostro rispetto per le autorità delegate ai controlli e per la Guardia Costiera in particolare, ma tra inseguimenti in alto mare e arrembaggi la situazione rischia di andare fuori controllo, il che sarebbe una sconfitta per tutti. Chiediamo interventi urgenti a livello regionale che riportino tra i lavoratori del mare tutti serenità e certezze nel rispetto della legalità”.
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