Il Palermo che non ti aspetti, almeno fino al novantesimo. Ogni tanto i miracoli, sportivi ovviamente, accadono e a Firenze, fino al minuto numero 92, se ne stava verificando uno perchè il Palermo stava per strappare un punto sul campo della Fiorentina, prima del gol vittoria di Babacar.

Le doti di Eugenio Corini, come giocatore prima e come allenatore sono da tutti conosciute, le doti miracolose ancora no ed evidentemente bisognerà ancora lavorare. L’ennesimo cambio di allenatore marcato Zamparini, però, qualcosa ha portato, perchè i rosa a Firenze non hanno certo giocato male.

Come detto, in pochi giorni Corini non poteva certo fare miracoli e nemmeno sconvolgere l’assetto di una squadra plasmata da Ballardini e poi da De Zerbi. A Firenze, Eugenio Corini, ha il merito di giocarsela all’italiana: difesa e contrattacco.

L’operazione non riesce benissimo nel primo tempo che i rosa chiudono in svantaggio: fallo di mano di Alesami in area di rigore e penalty realizzato da Bernardeschi. Nella ripresa cambia tutto e, soprattutto, cambia il risultato: Jajalo confeziona una perla su calcio di punizione e impatta la gara.

1 a 1 e Palermo che riprende a difendersi per portare a casa un punticino d’oro. Tutto perfetto fino al novantesimo quando una zampata di Babacar punisce, anche troppo, i rosa che perdono la partita nel modo peggiore.

Più di questo, al momento, questa squadra non può fare e non per certo per l’allenatore. Rispetto a De Zerbi, però, Corini è un tecnico che privilegia l’equilibrio e il Palermo ne ha bisogno come il pane. Così come avrà bisogno di rinforzi dal mercato di gennaio, altrimenti la salvezza diventerà un obiettivo più che complicato.