“Running for those who can’t”, che in italiano significa “correndo per chi non può”. È questo il motto della “wings for life world run”, la corsa di beneficenza tenutasi ieri in diverse località mondiali tra cui Mondello. In tutto il mondo si parte in contemporanea, a dimostrazione del fatto che nella ricerca sul midollo spinale ci si deve muovere all’unisono, tutti assieme, senza differenze. Nello specifico a Mondello il via è stato alle ore 13:00, col percorso che vedeva il suo inizio all’Albaria per poi fare il giro all’ombelico del mondo, in un ovale continuo. In qualità di fondazione di beneficenza, Wings for Life sostiene la ricerca all’avanguardia in tutto il mondo, con un grande obiettivo: trovare una cura per le lesioni del midollo spinale.

Un format particolare

La “wings for life” non è organizzata come una corsa vecchio stampo, anche tenuto conto del fatto che i partecipanti sono in ogni parte del mondo. Non esiste infatti un vero traguardo, semplicemente quando vieni catturato la gara finisce. 30 minuti dopo la partenza infatti parte la “Catcher Car”, una macchina virtuale che inizia ad inseguirti. Una volta che il vantaggio accumulato su di essa svanisce, l’applicazione ti avverte che sei stato superato, e da lì il tuo conta kilometri si ferma e la gara è terminata. Non esiste un premio per chi arriva prima, perché il premio più importante per tutti coloro i quali partecipano è il continuo sviluppo della ricerca.

Partecipazione variegata

Ciò che salta subito all’occhio, se si ha la fortuna di essere partecipe dall’interno ad una manifestazione come questa, è la diversità di persone che partecipano. Non ci sono solo corridori ben allenati, di quelli che macinano kilometri ogni settimana e che non si fermano mai, ma anche gente che alternava corsa e camminata o chi direttamente la viveva come una vera e propria passeggiata. È stato bello vedere tutta queste persone così diverse tra loro durante la propria corsa: vedere, mentre si sta attenti a gestire fiato, battito e andatura, gente con jeans, animali domestici al guinzaglio e soprattutto carrozzine, spinte non solo verso gli estremi del percorso ma spinte soprattutto verso un futuro migliore, è stato fantastico. Credo sia la dimostrazione della potenza di manifestazioni e idee come la wings for life: non è importante chi sei, ma cosa fai.