“Il recente arresto dell’ex capo del Demanio marittimo di Cefalù, Antonino Di Franco, pone un ulteriore pesante atto di accusa nei confronti della gestione delle risorse demaniali in Sicilia, dove strutturalmente si assiste a lungaggini, incertezze sul rilascio delle concessioni e sul pagamento dei canoni demaniali, vendite demaniali non autorizzate e persino incongrue, tant’è che ho provveduto a nominare una commissione ispettiva su questo settore”.
Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. “In questi mesi sono state avviate rotazioni all’interno di alcuni uffici demaniali regionali, lo stesso Di Franco a gennaio scorso era stato assegnato dall’assessore Croce ad altri incarichi, ma la gravità delle questioni che sta emergendo dalle prime notizie informali che provengono dalla commissione ispettiva, ci invitano ad accelerare il lavoro per avviare in alcuni casi specifici, contestazioni gravi di addebito nei confronti di funzionari e dirigenti£.
“Di intesa con Croce – aggiunge il presidente – proporrò nei prossimi giorni una procedura di rotazione negli uffici demaniali, per interrompere i processi di cristallizzazione all’interno degli uffici stessi. La questione deve essere
immediatamente affrontata. Nessuno si illuda che faremo sconti nei confronti di qualcuno. Il dipendente
arrestato e quello indagato verranno sospesi, – il provvedimento è già in itinere – secondo quanto prevede la legge, ma in molti dovranno rendere conto, in alcuni casi, – conclude Crocetta – di una gestione disinvolta dei beni di
proprietà del popolo siciliano e della distorsione degli stessi per finalità non pubbliche”.
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