I nuovi arresti mettono di nuovo la sanità palermitana nel mirino della procura di Palermo. A sei mesi dall’ultimo scandalo sugli appalti pilotati per 130 milioni di euro, ieri pomeriggio la squadra mobile di Palermo ha arrestato il ragioniere commercialista Mario Lupo, 63 anni, presidente della onlus Samot Palermo, e il dirigente dell’Asp di Palermo Francesco Cerrito, direttore del dipartimento della programmazione e organizzazione delle attività territoriali e integrazione sociosanitarie. Entrambi sono accusati di corruzione.

Gli investigatori della mobile li hanno arrestati in flagranza negli uffici dell’Asp e rinchiusi nel carcere Pagliarelli. Da quanto si apprende nessuno dei due è stato sottoposto ad interrogatorio preventivo, come previsto dalla nuova riforma per l’ipotesi di reato di corruzione. Non trapela altro dalla procura diretta da Maurizio de Lucia. E’ presumibile che gli investigatori coordinati dal sostituto procuratore Giacomo Brandini abbiano sorpreso sul fatto i due indagati.

Ed è abbastanza scontato ritenere che su uno dei due, o probabilmente su entrambi, la procura avesse da tempo acceso un riflettore. Di sicuro in piedi c’è un’indagine ben avviata che negli ultimi giorni ha subito una brusca accelerazione. E’ plausibile che l’attività tecnica in atto abbia portato gli investigatori guidati da Antonio Sfameni ad assistere in diretta all’episodio corruttivo. Qualche parola detta al telefono, un appuntamento concordato fra i due potrebbe aver insospettito gli inquirenti, tanto da metterli in allerta e farli attendere nelle vicinanze dell’ufficio il concretizzarsi della corruzione. Lupo, difeso dall’avvocato Salvatore Gugino, ha uno studio di consulenza economico finanziaria molto noto in città con sede in via Liguria.

Nel suo portafoglio clienti ci sono molte aziende e società palermitane e siciliane. Da quanto si legge nel sito web è presidente della federazione Samot, una onlus con sedi in tutta Italia, accreditata con il sistema sanitario nazionale, che si occupa di cure palliative per i malati oncologici terminali. Non è chiaro, però, se gli arresti, che verranno convalidati nei prossimi giorni, riguardino un episodio di corruzione nell’ambito del ruolo di Lupo nella onlus o se invece la corruzione riguardi altri affari del commercialista. Per tutto il pomeriggio gli investigatori della mobile hanno compiuto perquisizioni nelle abitazioni e sul luogo di lavoro di entrambi gli indagati.

Molte persone informate sui fatti sono state sentite fino a tarda sera per completare tutti i riscontri necessari. Cerrito, assistito dall’avvocato Fabrizio Biondo, è stato in passato sindaco di Villabate e direttore sanitario dell’Asp di Palermo fino a settembre 2024. Oggi si occupa delle pratiche di vigilanza sugli accreditamenti delle strutture private dell’Asp palermitana. Un ruolo delicato, a stretto contatto con soggetti privati desiderosi di convenzionarsi con la sanità pubblica. Il dirigente Asp ha anche un passato politico: nel 2012 venne eletto sindaco del comune alle porte di Palermo con una coalizione di centrodestra. La sua esperienza durò meno di due anni. Nel 2014 sindaco e giunta presentarono le proprie dimissioni spiegando « che non c’erano più le condizioni politiche necessarie per portare avanti il processo di cambiamento in questo paese » . Nello stesso periodo un servizio realizzato dalla trasmissione “ Le Iene” sollevò il caso di presunte nomine pilotate degli scrutatori a Villabate per le elezioni del 2013. Sulla vicenda indagarono i carabinieri che giunsero ad un nulla di fatto.