“È terribile vedere come il comportamento di una parte dei gruppi dirigenti dei partiti sia in grado a Palermo di spegnere entusiasmi e letteralmente macinare risorse umane che potrebbero essere invece chiavi del cambiamento, calando dall’alto soluzioni costruite nel segreto delle stanze e non condivise con la città”. Lo ha dichiarato Mariangela Di Gangi, presidente del Laboratorio Zen Insieme, commentando gli ultimi sviluppi della vicenda delle candidature per il Comune di Palermo, col ritiro di Franco Miceli, che era scelto da una parte del Pd e del Movimento 5 Stelle.

Niente primarie

Di Gangi, impegnata nel sociale e in politica, aveva messo a disposizione la sua candidatura nel tavolo del centrosinistra, come voce della società civile. Si batte per una politica di prossimità e inclusione. Il suo debutto nel 2006 al fianco di Rita Borsellino.

Di Gangi aveva annunciato l’intenzione di candidarsi col centrosinistra già lo scorso novembre, in occasione dell’iniziativa “Facciamo Palermo”, che si era svolta al Cinema De Seta ai Cantieri Culturali alla Zisa. Ma lo stallo nel centrosinistra e la mancanza delle primarie hanno frenato la sua corsa.

Troppi tatticismi dai partiti per la scelta del candidato

“L’ossessione per i tatticismi e per la tutela dei (sempre più piccoli) recinti personali e degli stessi gruppi dirigenti denuncia la mancanza di capacità e forse di volontà di elaborare una proposta politica che metta al centro la città e non l’autoconservazione. Occorre recuperare e valorizzare ogni energia ed ogni risorsa utile per la città. Occorre rinnovare la classe dirigente”, aggiunge Di Gangi.

“Oggi la vecchia politica ha toccato il fondo”

“Occorre avere coraggio e puntura su un vero e concreto rinnovamento. Oggi la vecchia politica ha toccato il fondo. Spero che da domani si possa ripartire consapevoli che errori come questi non debbano più essere commessi”, ha concluso.

Sinistra Civica Ecologista, “basta tatticismi”

Sulla stessa linea anche Sinistra Civica Ecologista: “Le parole di Franco Miceli chiamano alla responsabilità, contemporaneamente, le forze politiche e la società civile della città di Palermo. Il futuro della nostra città non può essere pregiudicato da schemi precostituiti a Roma né da logiche di scambio con gli assetti regionali. È il momento della responsabilità: la destra è spaccata, proliferano le candidature di bandiera e a sinistra serve un atto che metta al centro la politica”. Lo scrive in una nota il coordinamento.

Chiediamo al Pd, al Movimento 5 Stelle e all’intera coalizione progressista di mettere da parte inutili tatticismi e svilenti personalismi che, evidentemente, si sono manifestati sottotraccia in questi giorni. Bisogna ripartire dalla politica – conclude – e appare necessario sostenere la candidatura di Miceli che sarà garanzia per il futuro della città”.

 

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