La corsa a sindaco non può più aspettare. Così Francesco Cascio rompe gli indugi e presenta ufficialmente la sua candidatura ma le incognite restano ancora tante
La scelta del giorno per la presentazione
Si comincia dalla,scelta del giorno per la presentazione. Dopo almeno tre rinvii la stampa viene convocata in una domenica al centro di un week end lungo. Una scelta singolare anche per la partecipazione oltre che per l’attenzione generale di chi legge e segue i fatti della politica.
Un giorno in cui la palermo bene ha organizzato uno dei primi week-end lunghi degli ultimi due anni e la borghesia panormita che ha scelto per un breve viaggio è andata a ‘svernare’ nei villini lungo la costa o in campagna
Presentazione senza simboli
Ma a parte la giornata infelice (o forse scelta volontariamente, chissà) i problemi di questa candidatura sono politici e non dipendono certamente dal candidato ma dalla situazione generale della coalizione. Chi appoggerà il candidato di Forza Italia resta un rebus ancora senza soluzione. Su Cascio c’è Forza Italia che lo ha proposto ma dentro il partito c’è una guerra intestina che potrebbe avere conseguenze anche a Palermo. C’è poi la Lega che assocerà a Cascio la lista Prima l’Italia grazie anche al ticket con Alberto Samonà Vice sindaco. Ci sono poi i centristi di NcI. Ma al momento, in attesa di sviluppi niente simboli per l’avvio della corsa di Cascio.
L’assenza della Dc Nuova
Ma qualche ora prima della presentazione arriva una nuova tegola. “La DC nel ribadire la stima e l’apprezzamento per Francesco Cascio non presenzierà alla presentazione della sua candidatura perché ritiene utile ed opportuno continuare a prodigarsi affinché si possa giungere ad una candidatura condivisa a sindaco di Palermo” dice il commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro.
“Solo se si è uniti si potrà superare la Sinistra con un risultato che ci consenta di vincere al primo turno, senza andare al ballottaggio. Pronti e convinti di festeggiare il giorno della Liberazione speriamo che dentro la coalizione ci si liberi da pregiudizi e rancori e si faccia prevalere le ragioni dello stare insieme – prosegue -. In politica è già difficile avere sentimenti, figuriamoci RISENTIMENTI”.
“C’è bisogno della condivisione di un buon programma per rilanciare Palermo, organizzare la speranza e – conclude – ridare fiducia ai palermitani”.
La ricerca di una improbabile pace con Fratelli d’Italia
“Palermo è il primo tassello di un mosaico che passa per le regionali e si conclude con le politiche del 2023” ammette in una intervista a repubblica la senatrice azzurra Licia Ronzulli, colei che è stata incaricata delle trattative nella coalizione per le amministrative e che già una volta è venuta a Palermo per tentare di sedare la rissa interna a Forza Italia senza riuscire nell’intento.
Gli appelli agli alleati
La Ronzulli torna a lanciare un appello per l’unità e si rivolga a Lagalla, a Fratelli d’Italia e, indirettamente, a Musumeci.
A Roberto Lagalla “ci aiuti a vincere”
Al candidato sindaco Udc ricorda che Forza Italia per prima lo ha individuato come possibile candidato per Palermo “Per ragioni locali si è scelto diversamente. Lo abbiamo apprezzato come rettore e come assessore, ora ci dia una mano a vincere per dare una nuova amministrazione a Palermo” è l’appello a Roberto Lagalla.
A Fratelli d’Italia
A Fratelli d’Italia rivolge l’invito a pensare in termini di coalizione e non di partito “Forza Italia è stata sempre il primo partito in Sicilia e non ha mai preteso, ad esempio, la candidatura alla regione dando sempre agli alleati perfino più di quanto si aspettassero ragionando in una logica di coalizione per il bene complessivo dell’alleanza”
Il messaggio a Musumeci
A Musumeci Ronzulli manda un messaggio rasserenante “Non condivido i toni dello scontro e per il governatore ho solo parole di stima. Bisogna far sedimentare le tensioni locali e riparlare della sua candidatura a bocce ferme: dopo le amministrative
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