La Seus 118 non dovrà pagare 10 milioni all’Inps come aveva stabilito il tribunale in primo grado
La decisione della Corte d’appello di Palermo
I giudici della Corte di Appello di Palermo, presieduti da Michele De Maria, hanno accolto il ricorso presentato dalla Seus, la socie5tà che gestisce il servizio di ambulanze in emergenza e urgenza in Sicilia, e riformato la sentenza di primo grado annullando il verbale di accertamento dell’Inps che aveva richiesto alla società che gestiva il servizio del 118 il pagamento di 10 milioni di euro.
La contestazione dell’Inps
L’Inps contestava alla Seus il mancato versamento dei contributi previdenziali relativi all’assunzione dei lavoratori licenziati da Sise Spa la società che aveva la gestione del servizio emergenza urgenza 118 in Sicilia prima di Seus. Secondo l’ente di previdenza la Seus avrebbe goduto indebitamente dei benefici contributivi previsti dalla legge 223-91 per l’assunzione del personale ex Sise poiché, secondo l’istituto vi sarebbe stato un trasferimento di azienda tra Sise e Seus e quindi vi sarebbe stata una continuità aziendale.
Le motivazioni della difesa Seus accolte dalla Corte d’Appello
I giudici hanno accolto le tesi della Seus difesa dall’avvocato Alessandro Cucchiara che ha sostenuto che non c’è stato un trasferimento d’azienda visto che la Seus aveva una nuova forma di organizzazione aziendale nella gestione del servizio 118 in Sicilia.
L’assunzione del personale proveniente dalla vecchia Sise
L’assunzione del personale proveniente da Sise si era resa necessaria per rispettate gli accordi politico-sindacali tra l’assessorato regionale della Salute e la Cgil, la Fials, la Cisl, e l’Ugl per il mantenimento dei livelli di occupazione del personale alle dipendenze del servizio di emergenza urgenza sanitaria 118. Ma si tratta di un trasferimento di personale da una società all’altra. Affermato, dunque, che non c’è stato trasferimento d’azienda ma solo assunzione del personale è caduta anche l’indebita percezione delle agevolazioni contributive per l’assunzione del personale proveniente dalla vecchia società come chiedeva l’Inps.
Commenta con Facebook