I giudici della sezione giurisdizionale della corte dei conti presieduti da Luciana Savagnone hanno condannato Giulio Marcello, un ex dipendente a risarcire l’Inps di 950 mila euro.
L’impiegato dell’Istituto nazionale di previdenza sociale ha dato il via libera alla liquidazione di un centinaio di pratiche. Sono stati i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria a seguire le indagini su delega della Procura regionale della Corte dei Conti.
Sono soldi che sarebbero stati erogati in modo illegittimo per assegni familiari che spettano ai lavoratori domestici. Nel 2015 la direzione dell’ente ha riscontrato diverse irregolarità tra queste indicazione errata del numero dei componenti del nucleo familiare, differenza tra i redditi archiviati e quelli dichiarati, duplicazioni di prestazioni erogate fra il 2007 e il 2013, domande prive di sottoscrizione e mai protocollate.
Da un controllo è saltata fuori pure una gestione quantomeno lacunosa dell’archivio cartaceo. L’ente previdenziale aveva licenziato il dipendente ma il tribunale di Palermo lo aveva annullato.
Le indagini contabili sono proseguite fino alla condanna di primo grado che potrà essere appellata. Il dipendente ha sempre sostenuto che la sua azione era verificata dai superiori. Nessuno aveva mai mosso irregolarità.
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